Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del tragico incendio divampato ieri in un reparto per pazienti Covid dell'ospedale Al-Hussein di Nassiriya, in Iraq. Parla infatti di almeno 64 morti e più di 100 feriti il nuovo bollettino riportato da al-Jazeer. Secondo Ammar Bashar, portavoce del Dipartimento della salute Dhi Qar, la provincia in cui si trova Nassiriya, nel reparto erano ricoverati 63 pazienti.
Nasiriyah News Network ha invece riferito di 60 corpi trasportati al dipartimento di medicina legale, 30 dei quali non ancora identificati. Qui decine di persone cercano notizie dei propri cari. Le autorità non hanno ancora fornito indicazioni sulle cause dell'incendio, che secondo testimoni sarebbe stato provocato dall'esplosione di una bombola di ossigeno. Il premier Mustafa al-Kadhimi ha sospeso il capo del dipartimento della Salute di Dhi Qar, il direttore sanitario dell'ospedale e il capo della protezione civile.
La tragedia "è il prodotto della corruzione persistente e della cattiva gestione che sottovaluta la vita degli iracheni e impedisce una riforma delle istituzioni", ha scritto in un tweet il presidente iracheno Barham Salih , insistendo sulla "necessità di un'inchiesta" affinché i responsabili di "negligenza ne rendano conto".
Il presidente ha anche sollecitato una "revisione dell'operato delle istituzioni". Nel tweet Salih ha fatto riferimento anche all'incendio di aprile in un ospedale di Baghdad che, riporta al-Jazeera, aveva fatto 82 morti e 110 feriti. La tragedia aveva innescato proteste per portare poi alle dimissioni del ministro della Salute Hasan al-Tamimi.