L’invenzione della poesia
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03
Ven, Mag

L’invenzione della poesia

Jorge Luis Borges

Il senso della vita
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Jünger ci riporta al poeta e alla poesia in continuazione! Finché esisterà il "vero poeta" la vita potrà andare avanti…

Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges

 

Stavolta parleremo di Gottfried Benn anzi sarà lui a parlare, noi lo leggeremo:

Per caratterizzare la poesia moderna io uso l’espressione "Artistik", e ho detto che è un concetto controverso - in Germania, infatti, non è molto gradito. L’esteta medio associa ad esso l’idea di superficialità, gaudium, musa leggera, anche di gioco e mancanza di ogni trascendenza. In realtà è un concetto enormemente serio, un concetto fondamentale. "Artistik" è il tentativo dell’arte di vivere se stessa come contenuto entro la generale decadenza dei contenuti e di formare da questa esperienza uno stile nuovo; è il tentativo di contrapporre al generale nichilismo dei valori una nuova trascendenza: la trascendenza del piacere creativo.

Nella nostra coscienza questo concetto era penetrato attraverso Nietzsche, che lo aveva preso dalla Francia. Egli diceva: la delicatezza in tutti i cinque i sensi artistici, l’orecchio per le sfumature, la suscettibilità psicologica, la serietà delle mise en scene, questa serietà parigina par excellence - l’arte come il compito autentico della vita, l’arte come attività metafisica della vita. Tutto questo egli lo chiamava "Artistik".

Esistenza vuol dire esistenza nervosa, cioè eccitabilità, disciplina, enorme conoscenza di fatti, arte. Soffrire vuol dire soffrire nella coscienza, non già per decessi. Lavorare vuol dire innalzamento verso forme spirituali. In una parola: vita vuol dire vita provocata.

A me sembra che non si rivolga abbastanza attenzione alla vita provocata, all’esistenza artificiale -ottenuta sia con l’aiuto di droghe sia mediante i metodi yoga-; in una parola: al gigantesco potenziale di intensificazione eccentripeta che è in noi; -io sono convinto che in noi riposano estese falde biologiche, strati aurorali che, se li coltivassimo consapevolmente, ci aprirebbero la via a molte esperienze-.

È un errore supporre che l’uomo abbia ancora un contenuto o debba averne uno. L’uomo ha preoccupazioni per il vitto, preoccupazioni per la famiglia, preoccupazioni per la carriera, ambizione, nevrosi, ma questo non è più un contenuto in senso metafisico. Questo non è più l’animismo delle prime fasi che in magica unione con la natura e le sue forze plasmatrici metteva ancora in moto nell’uomo stesso energie e trasformazioni. Quest’uomo dotato di un potere di evocazione non esiste più. Anzi non esiste più un uomo, rimangono i suoi sintomi.

Si, gli uomini sono così indicibilmente stupidi e pigri, non vogliono pensare, tutto deve rimanere esattamente come hanno imparato cinquant’anni fa alla scuola del villaggio.

Nessuno vuole sentirsi dire che i suoi piedi piatti e le sue adenoidi non possono pretendere tutta l’attenzione delle forze cosmiche, che all’elemento fisico devono accompagnarsi anche cose spirituali per fare un uomo che abbia un senso pieno in termini antropologici.

L’ umanità intera si nutre di alcuni autoincontri, ma chi incontra se stesso? Soltanto pochi, e sempre in solitudine.

A Benn suggeriamo la lettura di un magnifico testo di Jorge Luis Borges: L’invenzione della poesia, lezioni americane, ci si soffermerà su: L’enigma della poesia, la metafora, la narrazione di un racconto, musica della parola e traduzione, il credo di un poeta.

Ma a rendere più vivo questo itinerario poetico sarà il nostro video intervista con Antonio Bilo Canella, artista, performance che ci porterà nel vivo dei temi trattati parlandoci della poesia e del fare poesia.

Non è da trascurare il suo potere! In realtà solo nel fare poesia l’essere umano si contraddistingue da tutti gli altri esseri manifesti sul pianeta terra! Un animale può cantare, suonare nel suo modo consono, può progettare, costruire, copiare lettere, ma la poesia è un dono del tutto particolare! Platone nello Ione ci dice il poeta messaggero dell’ Alto, ispirato dal divino attraverso la Musa, colui che ci svela la realtà, ci guida ed oggi come non mai abbiamo bisogno di vera poesia e di veri poeti che ci schiudano verso quella libertà che solo l’arte animata dall’Alto conferisce potere taumaturgico all’unanimità intera rappresa nel buio, nella incapacità di percepire la realtà, rappresa nel sonno più nella vita odierna che di notte, infatti molti, si vedono costretti ad usare sonniferi per dormire dopo averlo fatto nella veglia della giornata trascorsa.

Un buon percorso attraverso la poesia ed il fare poesia affinché un mondo libero, sereno, amorevole possa nuovamente essere plasmato, forgiato e basterebbero solo due immagini per rammentare l'"automatico" dispiegamento dell'esistenza umana un quadro del 1460 - 70: "La filosofia consola Boezio e la Fortuna gira la ruota" ed un verso del poeta Rielke: Angelo e Marionetta, ora si c’è spettacolo.

VIDEO. Con Antonio Bilo Canella: Sulla poesia e il far poesia. 

 

Leggi anche: Associazione Eumeswil

 


 L'ASSOCIAZIONE #EUMESWIL​ è un’associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di #ErnstJünger​.

L’Associazione si fonda su tre pilastri:

CULTURA - Intesa come coltivazione di sé.

TRADIZIONE - Come l'eredità spirituale dei nostri antenati.

RETTITUDINE - Come modo di essere e non di apparire.

Visita il Sito: Associazione Eumeswil

 

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