
Roma, 31 marzo 2021- “Bisogna iniziare a pensare al futuro, facendo però patrimonio dell’esperienza che stiamo vivendo con questa emergenza. Da qui dobbiamo costruire i pilastri del nuovo SSN. Errori sono stati fatti da parte di tutti, la nuova stagione deve aprirsi con un incremento dei fondi e questo non può che essere positivo. Negli ultimi anni si è solo tolto e speriamo che con il Recovery Plan si abbiano linee ben precise per il futuro. I 2 punti cruciali per il futuro nel Veneto saranno innovazione, tecnologia, AI, telemedicina e rinnovo costante delle apparecchiature e fondamentale sarà l’integrazione del territorio con tutte le parti, a cominciare dalla medicina di famiglia, con un sistema che sappia dare risposte trasversali a tutte le problematiche che compongono la nostra società. Secondo punto, dobbiamo oliare i nostri sistemi, in particolare il problema degli anziani e la loro assistenza domiciliare e residenziale che non può essere disconnessa dalla Sanità ospedaliera che deve dare una qualità di cure ad una fetta fragile della popolazione che invecchia e con aspettative di vita alte sempre più croniche. La pandemia può diventare un’opportunità per mettere a sistema tutte le cose positive che abbiamo maturato quest’anno.”