Entro il 2025 l’industria medica investirà $125 miliardi in cybersecurity
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Mar, Mag

Entro il 2025 l’industria medica investirà $125 miliardi in cybersecurity

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(Adnkronos) - Il settore medico si è convertito nell'obiettivo principale dei ransomware in virtù dei suoi dati confidenziali e del margine di miglioramento dal punto di vista digitale 

Milano, 22 Febbraio 2023. Sono molte le forme in cui le informazioni del settore medico possono essere compromesse, incluso gli errori

umani, il furto di identità o gli attacchi ransomware. 

Il ransomware è estremamente dannoso e ha la capacità di bloccare le reti e causare danni catastrofici a un'infrastruttura. 

L’industria medica è consapevole di questa minaccia e prevede una spesa di 125 miliardi di dollari in cybersecurity entro il 2025. 

Prevenzione, rimozione e decrittazione del ransomware sono le aree di interesse nelle quali opera con successo HelpRansomware da oltre 25 anni. 

L'azienda, guidata da Andrea Baggio e Juan Ricardo Palacio, è leader mondiale nella sicurezza informatica e nella decrittazione. 

Il settore sanitario principale obiettivo del ransomware 

Ci sono due motivi per cui le aziende sanitarie sono tra quelle più colpite da attacchi ransomware. 

In primo luogo, la Sanità dispone di una moltitudine di dati sensibili sui pazienti che gli hacker possono utilizzare per ricattare aziende e privati, o per estorcere denaro. 

La seconda ragione è che gran parte delle attrezzature e dei servizi sanitari negli ospedali non sono ancora digitalizzati, quindi più vulnerabili ai crimini informatici. 

I criminali sfruttano la vulnerabilità di strutture sanitarie e centri medici, infettandoli con malware e costringendoli a pagare un riscatto per recuperare file crittografati. 

Le strutture sanitarie tendono a cedere al ricatto, collocandosi in testa alla classifica tra i vari settori, con una percentuale pari al 61%. 

“Non bisogna mai pagare il riscatto agli hacker”, sottolinea Andrea Baggio, CEO EMEA HelpRansomware. 

Di fatto, le aziende sanitarie che hanno pagato il riscatto hanno recuperato solo il 65% dei propri dati. 

Inoltre, la comunicazione con i criminali informatici, infatti, espone alla vulnerabilità e mostra una prevenzione alla negoziazione facilmente sfruttabile. 

El poder de la información en el ataque ransomware 

“Da circa cinque anni abbiamo osservato un cambio di tendenza: alcune aziende non volevano pagare perché erano consapevoli che, anche se lo avessero fatto, non avrebbero avuto indietro i dati. In quel momento gli hacker hanno deciso di fare un ulteriore passo: estrarre dati sensibili e pubblicarli nel Deep Web”, spiega Juan Ricardo Palacio, CEO América HelpRansomware. 

Nelle pagine che si trovano nel Deep Web o Dark Web, i dati vengono venduti al miglior offerente. 

“L’attacco non punta sull’estrazione dei dati, bensì sul fatto che questi vengano crittografati. Tale azione impedisce l'accesso alle informazioni”, sottolinea Palacio. 

Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti segnala che la spesa per casi di violazione dei dati sanitari ha raggiunto i 10,10 milioni di dollari. 

Nell'era digitale, il ransomware è diventato un rischio reale per le aziende. 

“Questo virus provoca una notevole inattività nelle aziende, crittografando dati finanziari, personali o brevettuali”, conclude Baggio. 

HelpRansomware offre assistenza globale 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e garantisce la decrittazione dei dati in breve tempo. 

Per maggiori informazioni: L’azienda è parte del gruppo ReputationUP, multinazionale specializzata nella gestione della reputazione online. 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.