Unicusano: il prof. Ferri e il consigliere Giuseppe Cricenti presentano il saggio “Alla ricerca della laicità perduta. Il crocifisso laico dei giudici italiani.”
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Sab, Mag

Unicusano: il prof. Ferri e il consigliere Giuseppe Cricenti presentano il saggio “Alla ricerca della laicità perduta. Il crocifisso laico dei giudici italiani.”

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(Adnkronos) - Sabato 23 settembre, Arpino, Palazzo Boncompagni, ore 18.30, presentazione del saggio di Enrico Ferri e Giuseppe Cricenti, Alla ricerca della laicità perduta, Fuorilinea editore.  

LA CROCE È UN SIMBOLO RELIGIOSO CHE RAPPRESENTA SOLO I CRISTIANI 

22 settembre 2023. Sembrano due assunti banali

quelli alla base del saggio a quattro mani- Alla ricerca della laicità perduta. Il crocifisso laico dei giudici italiani, Fuorilinea editore- scritto da Enrico Ferri, ordinario di Filosofia del Diritto all’Unicusano e dal prof. Giuseppe Cricenti, Consigliere alla Suprema Corte di Cassazione. Ma una recente sentenza della Corte di Cassazione ha giudicato ammissibile l’esposizione del crocifisso in una classe dell’Istituto Casagrande di Terni, su richiesta dell’assemblea di classe. La sentenza fa suoi una serie di argomenti che ritroviamo pure nella recentissima proposta avanzata dalla Lega di Salvini, che vorrebbe rendere obbligatoria l’esposizione del crocifisso in tutti i luoghi pubblici. Con quali motivazioni? Il crocifisso sarebbe espressione “del patrimonio storico, civico e culturale italiano”. Ma Cricenti e Ferri non accettano questo approccio in quanto privo sia di fondamenta giuridiche, che di basi storiografiche. “Che la croce possa essere simbolo di fratellanza, o di altro, non toglie che rimane un simbolo propriamente religioso, ed è in tale sua condizione che non può essere affisso in luoghi pubblici di uno stato laico, a meno che non si cambi perlomeno la Costituzione”. Anche se volessimo ammettere che la tradizione storica italiana è cristiana, continua Cricenti, “bisognerebbe dimostrare che anche la società attuale lo è, comprese le norme costituzionali che la reggono”, per giunta finendo in un paradosso: “Che senso ha esporre un simbolo religioso come la croce essenzialmente per un suo supposto valore storico e culturale? La Chiesa condivide questa desacralizzazione del simbolo per eccellenza del Cristianesimo?”. Queste alcune considerazioni di Giuseppe Cricenti riprese da Alla ricerca della laicità perduta. Il crocifisso laico dei giudici italiani.  

Ancora più nette e persino ironiche le considerazioni del coautore, Enrico Ferri: “Sembra strano che schieramenti politici che si dichiarano ‘sovranisti’, non conoscano le basi giuridiche e storiche sulle quali è stata costituita e si fonda l’Italia, di cui si dicono paladini”. Chiediamo al professor Ferri se sia possibile negare che l’Italia sia stato e sia una nazione cristiana. “L’Italia si costituisce come stato unitario attraverso un processo finito il 20 settembre 1870 con la presa di Roma da parte delle truppe sabaude-ci risponde- con la conseguente scomunica di Vittorio Emanuele II da parte di Pio IX e il ritiro dei cattolici dalla scena politica per circa mezzo secolo”. A suo avviso non si può porre il cristianesimo, di cui la croce è il simbolo per eccellenza, alla base dei nostri principi giuridici. “La nostra Costituzione, ribadisce Enrico Ferri, si basa su un’armonica compenetrazione di principi e valori di almeno quattro tradizioni: quella liberale, quella socialista, quella democratica e quella cristiana. Le prime tre sono state tutte avversate, fino a tempi recentissimi, dalla dottrina della Chiesa. Non ha alcun senso parlare di radici cristiane di uno stato laico e aconfessionale come quello fondato sulla nostra Costituzione repubblicana”.  

Gli argomenti di confronto e di discussione non mancheranno alla presentazione del libro di Cricenti e Ferri, che si terrà Sabato 23 settembre alle ore 18,30, a Palazzo Boncompagni, ad Arpino, con la partecipazione dell’avvocato Giuseppe Di Mascio, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino e l’Avvocato Renato Rea, noto professionista della Provincia. L’ingresso è libero. 

Uff. Stampa cell. 3488102733  

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