Solo il materiale raccolto dall’investigatore può essere utilizzato in tribunale per dimostrare le accuse a carico del dipendente
Roma, 12 novembre 2021- La pandemia ha messo in difficoltà molte imprese, che oggi si trovano a ripartire con grande sacrificio e per farlo hanno bisogno della massima collaborazione
Un professionista, invece, può agire e sa come muoversi. “Per le false malattie si controlla il soggetto anche per 14 ore al giorno, perché non è sufficiente dimostrare che non rispetta gli orari delle visite fiscali, ma bisogna provare che non è realmente malato, magari fotografandolo mentre esegue un’attività che, se soffrisse davvero della patologia dichiarata, non potrebbe fare” aggiunge la dott.ssa Arenare, sottolineando come tutto il materiale raccolto durante le indagini confluisca in una relazione finale e come gli investigatori possano essere chiamati a testimoniare in tribunale. Più complesso, ma comunque possibile da portare a termine, è il lavoro per individuare gli abusi dei permessi per la Legge 104. “Il dipendente può dover accudire una persona che abita insieme a lui oppure in un luogo diverso, di conseguenza è fondamentale monitorare sia gli spostamenti sia le attività svolte durante la giornata” precisa la dott.ssa Arenare, che ritiene la scelta dell’imprenditore di affidarsi ad un investigatore professionista “un investimento per il bene dell’azienda”.
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