(Adnkronos) - I millennial trascorrono 3,7 ore al giorno rivolti allo schermo. Il chiropratico: “Intervenire anche in maniera preventiva”
Milano, 14 aprile 2022. L’uso dello smartphone negli anni è aumentato costantemente, fino a diventare più di un’abitudine. La possibilità di
“Spesso quello di guardare il display è un gesto automatico, che le persone compiono quasi inconsapevolmente, ma i dati sul tema ci portano a dare l’allarme” aggiunge il Dott. Luraschi, che invita a prestare una particolare attenzione ai rischi a cui sono esposti i più giovani. I millennial, infatti, trascorrono allo schermo 3,7 ore al giorno, pari a 56 giorni all’anno. Seguono la generazione X, ovvero i nati tra il 1965 e il 1980, con 3 ore e i boomer, cioè i nati tra i 1946 e il 1964, con 2,5 ore, che equivalgono a 39 giorni all’anno trascorsi in posizione scorretta. Comportamenti, questi, che si ripetono ogni giorno per anni.
Da qui la necessità di intervenire. “I sintomi sono diversi: dolori muscolari e cervicali, ma anche mal di testa, problemi visivi, stress e tensioni sviluppati a causa della posizione scorretta della colonna” racconta Luraschi, che invita a non sottovalutare il problema: “È importante rivolgersi a un chiropratico, capace di individuare il problema e di spiegare quale sia la postura corretta da tenere. I giovani hanno tempi di recupero più rapidi rispetto agli adulti, anche se possono risultare più difficili da persuadere”. Proprio a loro, però, è necessario prestare la massima attenzione anche in termini di prevenzione, che grazie alla chiropratica permette di intervenire senza l’utilizzo di farmaci, per evitare che assumano cattive abitudini dal momento che iniziano ad utilizzare lo smartphone sempre prima.
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