Joseph Luraschi: “Allarme Text Neck, sempre più diffusa la sindrome dovuta alla postura scorretta assunta guardando lo smartphone”
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
27
Sab, Apr

Joseph Luraschi: “Allarme Text Neck, sempre più diffusa la sindrome dovuta alla postura scorretta assunta guardando lo smartphone”

Immediapress
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - I millennial trascorrono 3,7 ore al giorno rivolti allo schermo. Il chiropratico: “Intervenire anche in maniera preventiva”  

Milano, 14 aprile 2022. L’uso dello smartphone negli anni è aumentato costantemente, fino a diventare più di un’abitudine. La possibilità di

utilizzare il cellulare per svolgere molteplici attività, infatti, dilata a dismisura il tempo che ciascuno di noi passa osservando lo schermo. Senza considerare che i bambini ricevono il loro primo apparecchio sempre più in anticipo. E tutto ciò, inevitabilmente, ha conseguenze sulla salute. “Siamo davanti ad un aumento eccezionale della diffusione della Text Neck Syndrom, che per semplificare potremmo definire la malattia da smartphone” spiega Joseph Luraschi, Dottore Chiropratico con anni di esperienza, parlando dell’insieme “di sintomi e dolori provocati dal tenere per lunghi periodi posizioni scorrette della colonna vertebrale”. La causa principale? Proprio la posizione con il collo rivolto verso il basso che si assume per guardare lo schermo dello smartphone o del tablet.  

“Spesso quello di guardare il display è un gesto automatico, che le persone compiono quasi inconsapevolmente, ma i dati sul tema ci portano a dare l’allarme” aggiunge il Dott. Luraschi, che invita a prestare una particolare attenzione ai rischi a cui sono esposti i più giovani. I millennial, infatti, trascorrono allo schermo 3,7 ore al giorno, pari a 56 giorni all’anno. Seguono la generazione X, ovvero i nati tra il 1965 e il 1980, con 3 ore e i boomer, cioè i nati tra i 1946 e il 1964, con 2,5 ore, che equivalgono a 39 giorni all’anno trascorsi in posizione scorretta. Comportamenti, questi, che si ripetono ogni giorno per anni.  

Da qui la necessità di intervenire. “I sintomi sono diversi: dolori muscolari e cervicali, ma anche mal di testa, problemi visivi, stress e tensioni sviluppati a causa della posizione scorretta della colonna” racconta Luraschi, che invita a non sottovalutare il problema: “È importante rivolgersi a un chiropratico, capace di individuare il problema e di spiegare quale sia la postura corretta da tenere. I giovani hanno tempi di recupero più rapidi rispetto agli adulti, anche se possono risultare più difficili da persuadere”. Proprio a loro, però, è necessario prestare la massima attenzione anche in termini di prevenzione, che grazie alla chiropratica permette di intervenire senza l’utilizzo di farmaci, per evitare che assumano cattive abitudini dal momento che iniziano ad utilizzare lo smartphone sempre prima.  

https://josephluraschi.com/  

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.