(Adnkronos) - L’aumento delle bollette e l’inflazione galoppante riducono i margini di profitto delle aziende debitrici, aumentando le criticità di gestione
Milano, 10 ottobre 2022. La crisi energetica e la crescita dell’inflazione mettono in difficoltà le aziende in ogni comparto. Da una parte,
Quello della riscossione dei crediti è da sempre uno degli aspetti più problematici per le aziende, ma in un momento come quello attuale di estrema tensione della liquidità, il rischio si fa ancora più forte e le criticità più marcate. “L’indicazione è di accorciare i tempi per la verifica a non più di 3 mesi dal mancato pagamento, per comprendere quale sia l’effettiva situazione finanziaria dell’impresa debitrice e valutarne il relativo rischio di insolvenza per agire quindi di conseguenza” aggiunge Tatriele, che dà consigli anche sulla scelta dei professionisti ideali a cui rivolgersi: “Per ridurre il più possibile i tempi delle operazioni risulta fondamentale far riferimento ad agenzie di recupero crediti fortemente strutturate, che abbiano una presenza capillare sul territorio, così da poter limitare le diverse lungaggini burocratiche”.
Non è un caso, pertanto, che nell’ultimo periodo Credit Group Italia abbia ampliato ancora la propria legaldivision, che oggi si compone di 65 avvocati e 19 Credit Manager distribuiti su tutto il territorio nazionale. “La tempestività nell’azione è sempre stata una nostra priorità e si è rivelata una scelta vincente - aggiunge Tatriele - Oggi, tuttavia, per salvaguardare le aziende creditrici è bene agire ancora più rapidamente ed è per questo che abbiamo incrementato il nostro organico”. E, a maggior ragione, in un momento complesso come quello attuale, resta sempre valida l’indicazione di non optare per il fai da te nella riscossione dei crediti. Affidarsi a dei professionisti - sottolinea il Credit Manager - permette di non deteriorare i rapporti con i partner commerciali e quindi di preservare la possibilità di collaborare di nuovo in futuro.
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