Come migliorare i selfie low-poly di Zuckerberg nel metaverso?
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Mar, Mag

Come migliorare i selfie low-poly di Zuckerberg nel metaverso?

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(Adnkronos) - ADAPTA studio, spin-off del Politecnico di Milano, si rivolge a technical artists ed aziende interessate alla creazione di modelli grafici 3D fedeli alla realtà, nonostante una notevole riduzione delle risorse computazionali  

Milano, 11 ottobre 2022. Di recente, ha fatto scalpore un’immagine

dell’amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg, postata per promuovere l'espansione del videogioco Horizon Worlds in nuove nazioni: il selfie scattato in realtà virtuale davanti alle versioni CGI della Torre Eiffel e della Sagrada Familia è stato preso di mira con diversi meme e messaggi satirici a causa della sua qualità discutibile. 

Il Metaverso di Meta è stato paragonato, per la scarsa qualità della resa visuale, ai videogiochi dei decenni passati, in particolare a videogiochi di piattaforme come la prima playstation. Kevin Rose, esperto di tecnologia per il New York Times, ha dichiarato che la grafica è "peggio di un gioco Wii del 2008". 

“A difesa di Zuckerberg- dichiara Leonardo Locatelli, CEO e co-founder di ADAPTA studio (https://adapta.studio/), startup e spin-off del Politecnico di Milano – dobbiamo dire che non è così semplice creare esperienze altamente immersive nel Metaverso”. 

Nel Metaverso esistono infatti forti limiti in termini di massimo numero di poligoni (parliamo di 10k poligoni per una terra virtuale in Decentraland): il poligono è l’elemento base di ogni scena tridimensionale e viene utilizzato per creare gli oggetti virtuali che riproducono gli scenari reali. Un maggiore numero di poligoni migliora la qualità finale dei singoli oggetti, ma grava maggiormente sulle risorse computazionali e sul budget di 10k che caratterizza ogni terra virtuale nel Metaverso. 

“Abbiamo sviluppato una soluzione per questa problematica - continua Leonardo. Si tratta della nostra piattaforma cloud AMAZ3D, che consente di ottimizzare gli oggetti grafici 3D senza utilizzare le risorse locali del computer ma bensì ricorrendo a risorse computazionali remote. Il software AMAZ3D è in grado di ridurre il numero dei poligoni che costituiscono gli oggetti grafici 3D, mantenendo un’alta qualità di renderizzazione e consentendo così la creazione di mondi virtuali fortemente immersivi e caratterizzati da una grafica realistica”. 

La startup si rivolge a technical artists ed aziende interessate alla creazione di modelli grafici 3D fedeli alla realtà ma leggeri: per questo guarda anche al settore del gaming, in forte ascesa pur, tuttavia, con una serie di sfide importanti ancora da vincere (tecnologiche, organizzative e di budget).  

”Siamo in grado di essere fortemente competitivi sul mercato” precisa Simona Perotto, Professore Associato di Analisi Numerica al Politecnico di Milano, co-founder e Presidente di ADAPTA studio “in quanto possiamo contare su tecniche matematiche avanzate che ci permettono di mettere in campo nuove soluzioni. Stiamo infatti brevettando i nostri algoritmi per proteggerne il carattere innovativo.” 

ADAPTA studio, fondata il 21 Aprile del 2021, dopo una prima fase di messa a punto di algoritmi avanzati iniziata nel 2019, ha già ricevuto due finanziamenti importanti da PoliHub e 360 Capital Partners e si sta preparando ad un nuovo round che porterà ADAPTA studio ad una ulteriore espansione e al lancio sul mercato di nuovi prodotti.  

Contatti per la stampa:  

Gian Maria Brega 

Mobile: + 39 338.9020851 

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