Un video per capire gli ETF cosa sono e perché battono i fondi d’investimento
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Un video per capire gli ETF cosa sono e perché battono i fondi d’investimento

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(Adnkronos) - Milano, 10 novembre 2022.Quando si parla di strumenti finanziari, gli ETF sono spesso messi a confronto con i fondi d’investimento per capire quale tra i due sia maggiormente efficiente e redditizio.  

Su questo tema ha dedicato uno speciale approfondimento video sul proprio canale YouTube, SoldiExpert SCF, fra

le società di consulenza finanziaria indipendente in Italia pioniere del settore e più attive sui temi dell’educazione finanziaria.  

Per comprendere gli ETF cosa sono, come funzionano è necessario delinearne le caratteristiche e successivamente verificare se abbiano maggiori vantaggi rispetto ai fondi. Tuttavia, prima di prendere una decisione, bisogna sempre ricordare che qualunque strumento finanziario ha aspetti positivi e negativi. Ciò che fa la differenza è un accurato check up del portafoglio posseduto, meglio se effettuato da un consulente finanziario indipendente privo di conflitti d’interesse. Infatti gli ETF, ma anche i fondi, le azioni o le obbligazioni, possono trovare posto tra i nostri investimenti se sono in linea con il profilo di rischio, gli obiettivi e le risorse disponibili, in un’ottica di diversificazione “intelligente” (cioè non esasperata). 

ETF SOTTO LA LENTE  

 

Gli ETF sono quote di fondi d’investimento quotate in borsa come le azioni. A differenza dei “normali” fondi, quindi, sono liberamente negoziabili sia in acquisto sia in vendita in tempo reale. Basta avere un conto presso un intermediario che offre l’accesso alle Borse, italiane o estere, su cui sono disponibili. I fondi, invece, possono essere sottoscritti quasi esclusivamente presso gli intermediari, e comunque non in tempo reale. Questo pone subito un primo problema: gli intermediari costano. Ma un conto è pagare una commissione di negoziazione al broker online (solitamente una decina di euro al massimo) per un ETF, un altro è quello di pagare profumate commissioni su ingresso, gestione, performance e uscita sui fondi. Commissioni, queste ultime, che possono ridurre anche di tre o quattro punti percentuali su base annua le performance dell’investimento. 

Un’altra caratteristica degli ETF e quella di essere a gestione passiva. Gli ETF cosa sono, infatti, se non strumento che seguono principalmente l’andamento di un indice ovvero di un benchmark? Non si appoggiano cioè alla cosiddetta “gestione attiva” che caratterizza sulla carta l’approccio dei fondi. Questo tipo di gestione prevede che un gestore monitori costantemente il mercato e “aggiusti” il paniere di titoli su cui il fondi investe a seconda delle necessità e delle fasi di mercato. Il che può voler dire modificare il peso di titoli, aree geografiche o settori, eliminarne alcuni o inserirne altri a seconda della visione del gestore.  

Sembra un’ottima cosa, ed infatti questo argomento viene molto usato da chi li propone ai clienti per giustificarne i costi. Ma numerose ricerche accademiche dimostrano come la gestione attiva non sia quasi mai vincente, anzi: su strumenti omologhi, nel lungo periodo il risultato degli ETF migliori è mediamente superiore a quello dei fondi dell’1,5% annuo su categorie importanti come l’azionario globale o europeo. Risultato: in oltre il 95% dei casi 2 risparmiatori con stessa diversificazione, una attuata con strumenti sottostanti i fondi e l’altra con ETF delle stesse categorie possono vedere dopo 10 anni risultati nettamente migliori per chi ha optato per gli ETF sia sul fronte maggiori rendimenti che minori perdite.  

FONDI ED ETF AL COSPETTO DEL BENCHMARK  

 

Per fondi ed ETF rendimento e benchmark sono elementi strettamente connessi. E infatti, un ottimo modo per capire davvero gli ETF cosa sono è quello di verificare nel tempo il loro andamento rispetto al paniere di riferimento. Se un fondo legato all’S&P 500 (indice azionario USA) nell’arco di tre, cinque o dieci anni non riesce a performare meglio dell’indice stesso, è evidente che sarebbe stato meglio investire piuttosto sul paniere stesso (ovvero sull’ETF “replicante”) che non nel fondo. Se l’indice realizza il 50% e il fondo nello stesso periodo sullo stesso indice il 35% (con la stessa volatilità) è chiaro che investire sull’indice ovvero sull’ETF è meglio. Non solo, ma ciò indica che la gestione attiva non sempre dà i risultati sperati, anzi. E questo tipo di confronto può essere fatto su ETF azioni o ETF obbligazionari.  

“Ho realizzato questo video dedicato al confronto fra fondi ed ETF – spiega Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie d’investimento di SoldiExpert SCF – perché purtroppo nonostante si parli tanto di sostenibilità e trasparenza il risparmiatore ancora non riceve spesso un’informazione obiettiva e completa quando si parla di alternative d’investimento, pro e contro e soprattutto costi impliciti ed espliciti”.  

Il vero problema è che sui fondi d’investimento, ma non sugli ETF, banche e reti ricevono spesso dagli emittenti corpose retrocessioni ogni volta che riescono a venderli ai clienti. E ciò crea evidenti potenziali conflitti d’interesse e aumenta i costi dovuti alla gestione della “macchina” distributiva (consulenti, filiali, etc.), che inoltre usa spesso implicitamente l’argomento dell’”andamento positivo degli anni precedenti” per porre i fondi in una luce positiva agli occhi del cliente omettendo informazioni essenziali da aggiungere riguardo la “persistenza” dei risultati, il peso dei costi composti e altri fenomeni.  

 

ETF BATTE FONDO DUE A ZERO  

 

Come si può dire oggettivamente gli ETF cosa sono a livello di rendimento e perché sono meglio dei fondi? Tra le tante analisi disponibili, una delle più autorevoli è sicuramente la SPIVA (Standard & Poor’s Indices Versus Active), che mette a confronto anno migliaia di fondi a gestione attiva con i più importanti indici mondiali o con i fondi passivi. Indovinate un po’? Gli ETF (a parità di benchmark) vincono contro i fondi su tutta la linea, anche se sul breve o medio periodo alcuni fondi possono emergere in modo positivo.  

Non solo: un secondo dato interessante che la ricerca SPIVA evidenzia e che circa la metà di tutti i fondi azionari globali, statunitensi, europei e britannici hanno chiuso negli ultimi 10 anni. 

Insomma, gli ETF cosa sono ormai dovrebbe essere chiaro: strumenti da considerare attentamente e da preferire quasi sempre ai fondi d’investimento, non fosse altro che per ridurre i costi d’investimento, magari con il supporto di un valido consulente finanziario indipendente o comunque di un professionista abilitato a svolgere l’attività di consulenza patrimoniale (come SoldiExpert SCF) e che non abbia possibilmente conflitti d’interessi sul tema ovvero possa ricevere commissioni di alcun tipo sui prodotti consigliati.  

 

Informazioni su SoldiExpert SCF  

Questo contributo è stato realizzato da SoldiExpert SCF una delle principali società di consulenza finanziaria (SCF) indipendenti a livello nazionale. Vanta clienti di ogni tipo e portafoglio (soprattutto privati) in tutta Italia grazie anche a un modello unico basato sulla Rete e sulla tecnologia come la possibilità di collegarsi in video-conferenza con i propri esperti che operano in più parti d’Italia.  

La consulenza fornita può riguardare tutto il patrimonio o sola la parte legata agli investimenti finanziari (azioni, obbligazioni, ETF, fondi) o assicurativi (spesso unit linked che di fatto sono investimenti finanziari spesso “travestiti”) e si basa su un’attenta analisi preventiva (tipicamente i risparmiatori che si rivolgono a SoldiExpert SCF partono con un check up ed è possibile richiedere gratuitamente una prima consulenza di 30 minuti) di efficienza del portafoglio detenuto dal cliente in termini di costi e rischi. E il fatto di essere una società che fornisce esclusivamente consulenza su base indipendente è un punto molto importante per gli investitori poiché SoldiExpert SCF viene remunerata direttamente in modo trasparente dai clienti senza quindi ottenere provvigioni o commissioni sui prodotti consigliati come è tipico dell’industria del risparmio gestito in Italia.  

Si ricorda anche ai fini dello studio proposto che le performance passate nei mercati finanziari non costituiscono necessariamente garanzia, nè indicazione di performance future e non dovranno essere perciò utilizzate come unico criterio di valutazione per la scelta degli investimenti. Per maggiori informazioni si invita a visitare il sito soldiexpert.com  

Link e approfondimenti  

Sito ufficiale: https://soldiexpert.com 

Newsletter gratuita: https://soldiexpert.com/lettera-settimanale/  

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Canale video Youtube: https://www.youtube.com/user/SoldiExpert  

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.