Politica - il Centro Tirreno
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Dom, Ott

Politica

Le notizie dal mondo politico: aggiornamenti, sondaggi, analisi e approfondimenti

 

Stop al coprifuoco, riapertura dei ristoranti. Sono i 'segnali' che Matteo Renzi invoca per una "svolta psicologica" per l'Italia nella lotta con il Covid. "Penso e spero che sia arrivato il momento di iniziare a ripartire: riaprire scuola e università è doveroso e prioritario, sapete come la penso, ma credo anche che la svolta psicologica per il Paese arriverà soprattutto con l’abolizione della misura del coprifuoco e la riapertura dei ristoranti, dei teatri, degli spazi di socialità la sera. Solo allora inizierà l’uscita dal tunnel di questa lunga depressione", scrive il leader di Italia Viva nella sua enews. 

 

Il vaccino AstraZeneca in Italia agli over 60 è per "massima precauzione" contro il rischio trombosi, si tratta di una "raccomandazione" e in ogni caso chi ha fatto la prima può fare anche la seconda dose "sempre con AstraZeneca". A fare il punto della situazione sul vaccino anti Covid anglo-svedese, all'indomani delle conclusioni dell'Ema, è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.  

 

''Il codice degli appalti non si può semplicemente sospendere, ma si può sfruttare il recovery plan per costruire, a partire dalle norme esistenti, un modello sperimentale di regole snelle da far diventare successivamente permanente''. Non ha dubbi Barbara Boschetti promotrice del Recovery lab, il gruppo interdisciplinare dell'Università cattolica che ha l'obiettivo di mettere a sistema le competenze e le conoscenze per riformare la complessa macchina dell'apparato pubblico nazionale. Secondo la docente la strada da percorrere deve andare in direzione opposta alle solite ''soluzioni di emergenza o di commissariamento.

 

 

Niente calendarizzazione del ddl Zan, si dovrà prima procedere ad accorpare la norma sui reati d'odio, con altri disegni di legge su temi analoghi presenti in Parlamento. E' la soluzione, formalmente condivisa da tutti i partiti, che partorisce l'ufficio di presidenza della Commissione Giustizia del Senato, presieduto dal leghista Andrea Ostellari, preso atto della nuova richiesta di calendarizzazione della proposta di legge, fatta da M5S, Pd, Leu e Iv. Viene così, almeno per il momento, 'disinnescata' la legge Zan, da settimane casus belli tra le forze dell'attuale maggioranza, con rischi per la stessa tenuta della coalizione pro Draghi. 

 

Il recente incontro tra Enrico Letta e Matteo Renzi "è andato bene, alla grande". A dirlo è lo stesso segretario del Pd, stasera ospite a 'Dimartedì' su La7. Quello con il leader di Italia Viva, continua, è stato un incontro "franco, cordiale, utile, ma tra due persone diverse, su alcune cose d'accordo, su altre no", spiega quindi il dem. "Di nuovo al governo con Renzi? Io metto da parte le considerazione di tipo personale", assicura. 

 

"E' ben chiaro a tutti ed è comprensibile che ci sia stanchezza e frustrazione dopo un anno'', ma ''sicuramente il virus non si sconfigge con i tumulti e i forconi...''. Lo dice all'Adnkronos Giovanni Toti. Il governatore della Liguria è convinto che sulle riaperture il governo Draghi si giocherà gran parte delle sua credibilità e per questo deve dare delle ''risposte concrete'' e chiare perché, come dimostrano gli scontri oggi davanti alla Camera, il rischio dell'implosione sociale è dietro l'angolo. 

 

"I Presidenti del Senato e della Camera, Casellati e Fico, hanno inviato una lettera al Presidente del Copasir, Volpi, con la quale hanno comunicato gli esiti delle loro comuni valutazioni rispetto alla composizione del Comitato e alla sua Presidenza, il cui assetto, a seguito della formazione dell’ampia maggioranza parlamentare di sostegno al Governo Draghi, non corrisponde più alle previsioni recate dalla legge n. 124 del 2007". E' quanto si legge in una nota congiunta del presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e del presidente della Camera, Roberti Fico, sulla vicenda Copasir. 

 

''Sono stato l'unico politico invitato" alle proteste dei ristoratori e di altre categorie oggi a Roma davanti a Montecitorio, "anche perché sono il più fermamente contrario alle misure prese dal Governo. Sono proteste ancora moderate, non ho visto alcuna forma di violenza, hanno solo cercato di passare la soglia della piazza, d'altronde non si capisce perché quello spazio debba essere off limits per i manifestanti''. Lo ha detto all'Adnkronos il critico d'arte e parlamentare Vittorio Sgarbi che ha partecipato alla protesta davanti Montecitorio di ristoratori ed esercenti contro le chiusure del Governo. 

 

Sulla visita di Mario Draghi in Libia, in particolare sulle parole del premier italiano in merito alla gestione dell'immigrazione nel paese, si accende la polemica nel Partito Democratico. "Sull'immigrazione c'è soddisfazione per quel che la Libia fa nei salvataggi e nello stesso tempo aiutiamo e assistiamo la Libia. Ma il problema non è solo geopolitico ma anche umanitario, da questo punto di vista l'Italia è uno dei pochi Paesi, forse l'unico, che continua a mantenere attivi i corridoi sanitari", ha detto Draghi da Tripoli, nel corso delle dichiarazioni congiunte con il neo premier Abdelhamid Dabaiba. "Il problema dell'immigrazione per la Libia - ha proseguito il presidente del Consiglio- non nasce solo sulle coste libiche ma si sviluppa sui confini meridionali della Libia e c'è un dialogo per aiutare il governo libico anche in quella sede".  

 

Coronavirus e riaperture in sicurezza. Allo studio proposte per nuovi protocolli per andare in teatri, impianti sportivi, palestre, bar, ristoranti e negozi, come annunciato dal leader della Lega Matteo Salvini, che sottolinea: “Riaperture in sicurezza, dove i dati lo consentono, e nuovi protocolli per rivedere il numero di accessi in teatri e impianti sportivi, senza dimenticare palestre, bar, ristoranti e negozi. Un nuovo protocollo è già stato chiesto per aumentare il pubblico all’Arena di Verona. La Lega c’è e presto ribadirò le nostre proposte concrete e ragionevoli al Presidente del Consiglio Mario Draghi - dice Salvini -. La stella polare resta il supremo interesse degli italiani”. 

 

“Letta sta cercando di fare un lavoro molto serio nel Pd, gli auguro buon lavoro. Il suo non è un compito semplice. Il Pd era quello che diceva ‘o Conte o morte’, oggi con Letta il Pd è uno dei più grandi sostenitori di Draghi. Con il Pd abbiamo un’opinione diversa” su M5S e Conte. Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia Viva, dopo l'incontro con il nuovo segretario del Partito Democratico.  

 

"Come molte famiglia italiane abbiamo un problema di quarantena. Ha preso il Covid Emanuele, mio figlio di 18 anni, poi Agnese che si era vaccinata, con AstraZeneca. Ma si può prendere il Covid anche dopo il vaccino". Lo ha raccontato Matteo Renzi a L'aria che tira.  

 

Hanno trovato "elementi di accordo e altri di disaccordo" Enrico Letta e Matteo Renzi durante l'incontro di questa mattina. Un incontro "franco e cordiale", durato 40 minuti, che si è svolto all'Arel. "Divergenze profonde" tra i due riguardano il rapporto con Conte e il M5S, hanno riferito fonti del Nazareno, affermando che i leader hanno affrontato temi legati al quadro politico e alle prospettive future.  

 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è atteso a momenti all'ospedale Lazzaro Spallanzani per sottoporsi al richiamo del vaccino anti-Covid. Al capo dello Stato era stata infatti somministrata il 9 marzo scorso la prima dose di Moderna, che ne prevede una seconda a 28 giorni di distanza. 

Da oggi tutta Italia in zona rossa e arancione per contrastare la diffusione del coronavirus. Ma dopo il 30 aprile saranno "possibili delle riaperture". Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri parlando ospite di '24Mattino' su Radio24. "Credo che i dati miglioreranno grazie al sistema rigido di chiusure, la possibilità di riaperture sarà dopo il 30 aprile anche per consolidare i risultati", ha detto. In merito alle vaccinazioni, Sileri ha ricordato che "per fine mese l'obiettivo del mezzo milione di dosi al giorno è fattibile".  

 

Strutturati o fluidi, radicati sul territorio o rappresentati solo in Parlamento, l'iscrizione per i partiti continua a essere un cardine della militanza politica e una fonte vitale di sostegno. Per quelli più tradizionali o per quelli che come il M5S hanno innovato il sistema, l'adesione resta un irrinunciabile elemento di appartenenza e di finanziamento di una comunità di cui si condividono valori, progetti e obiettivi. Quindi malgrado gli impedimenti e le limitazioni causate dal Covid, il tesseramento dei partiti è andato avanti nel 2020 e procede anche nel 2021.  

 

"Le politiche migratorie del governo attuale sono sempre più pesanti. Draghi appoggia con fermezza l'agenzia europea Frontex che ha il compito di pattugliare i confini europei (quest'anno spenderà oltre un miliardo di euro!), ma non muove un dito per salvare vite umane nel Mediterraneo". Lo denuncia con forza all’Adnkronos padre Alex Zanotelli, missionario comboniano da sempre in prima linea per gli ultimi, annunciando il nuovo ‘digiuno di giustizia’ per politiche più umane nei confronti dei migranti, il prossimo 7 aprile con un sit in davanti a Montecitorio, dalle 15.  

 

"La Pasqua porta con sé un messaggio di cambiamento, di rinascita. Oggi è viva la sofferenza per chi è lontano, acuto il dolore per chi non è più con noi". Così l'ex premier Giuseppe Conte su Facebook, nel suo post di auguri per la Pasqua. "Se però ci guardiamo negli occhi - continua - sapremo scorgere la consapevolezza di poter cambiare, di poter dare nuova linfa alle nostre vite e così ricostruire una società più giusta, più attenta ai bisogni essenziali dell’uomo. Una società più solidale".  

 

"Il governo non è in grado di fare le cose necessarie per consentire la riapertura. Il problema, più che Speranza, è Draghi che lo asseconda. Speranza è un ministro ma il premier si chiama Mario Draghi e ha l'autorevolezza per imporsi. Invece il premier asseconda molto le posizioni di Speranza, del Pd, del Movimento 5 Stelle, in totale continuità con Conte". Così Giorgia Meloni in un'intervista a La Stampa. 

 

 

Italia Viva di Matteo Renzi pronta a lanciare il suo piano 'Sanità 2030'. A dirlo, è lo stesso leader Iv nella consueta Enews. "Per affrontare meglio le prossime emergenze sanitarie (tocchiamo pure ferro, ma sappiamo che nel mondo di oggi la sanità è comunque fondamentale, specie considerando l’allungamento dell’età media) serve una visione. Un orizzonte. Un piano. Il Parlamento - scrive Renzi - deve discutere di questo, anziché azzuffarsi sul nulla. Dopo aver dettato l’agenda sulle infrastrutture con il Piano Shock, sulla famiglia con l’assegno unico e universale, adesso vogliamo che il Parlamento si occupi in modo strategico, non emergenziale, di sanità. In tutto il mese di aprile Italia viva, grazie soprattutto al lavoro di Anna Maria Parente, che è presidente della commissione Sanità al Senato, farà un lavoro di ascolto delle principali realtà sanitarie del Paese. E proverà a elaborare un progetto 'Sanità 2030' che abbia il respiro e l’orizzonte che l’Italia merita".  

 

Servirebbero almeno 30 miliardi per il nuovo scostamento necessario a finanziare un nuovo decreto con le misure di sostegno all'economia e alla liquidità delle imprese colpite dai recenti lockdown. E' questa, a quanto apprende l'Adnkronos, la soglia minima sostenuta da un'ampia quota della maggioranza di governo.  

 

"Sulla pandemia si continuano a fare gli stessi errori di sempre e il governo Draghi persevera nella strategia fallimentare adottata fin dall'inizio dell'emergenza Covid. Un anno dopo siamo praticamente al punto di partenza ed è surreale che nessuno a Palazzo Chigi abbia l'umiltà di interrogarsi di capire cosa ha funzionato e cosa no. Si continua con la politica delle chiusure generalizzate invece di intervenire sui reali focolai di contagio, a partire dal trasporto pubblico". Lo dice la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, in un'intervista al 'Tempo'. 

 

La legge contro l'omotransfobia del deputato Alessandro Zan? "La nostra posizione è chiarissima: ognuno è libero di fare l'amore con chi vuole, amare chi vuole e vivere con chi vuole. E chi discrimina o aggredisce e picchia per strada qualcuno, che sia etero, che sia omo o sia trans, è un delinquente. Punto. Che va punito come la legge già prevede. Non serve una nuova legge, soprattutto in un momento in cui ci dovremmo occupare dell'epidemia e della ripartenza". Lo ha detto il leader delle Lega Matteo Salvini che in un passaggio dell'intervista di oggi al "Corriere della Sera", spiega il motivo per cui non ritiene essere la Legge Zan sull'omofobia una priorità per il Parlamento.  

 

"Per il Covid, c'è il vaccino. Purtroppo, per la salvinite no. E loro sono ossessionati, non pensano ad altro... Il problema? Non è il Covid, è Salvini". Lo dice il segretario della Lega, Matteo Salvini, in un 'intervista al Corriere della Sera parlando delle reazioni scatenate, soprattutto a sinistra, dal suo incontro con i premier di Ungheria e Polonia. "Un atteggiamento del genere denota ignoranza, provincialismo e soprattutto razzismo da parte della sinistra. Ho incontrato i primi ministri di due Paesi amici dell'Italia, con uno scambio commerciale e relazioni culturali ed economiche importantissime. La Polonia è un Paese Nato fondamentale, un argine alle ambizioni russe. Ma non va bene. Se parlo con Israele non va bene, con i polacchi non va bene, con gli Stati Uniti neanche. Mi hanno attaccato anche quando ho incontrato i ministri di San Marino. Sono ignoranti e razzisti". 

 

"Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al ministro della Salute Roberto Speranza per i gravissimi attacchi ricevuti in un momento politico molto delicato di gestione della pandemia da Covid-19. Complimenti anche ai Carabinieri del Nas coordinati dalla Procura di Roma che sono riusciti a dare seguito alle indagini telematiche non semplici, grazie all’utilizzo di sofisticate tecniche investigative che hanno portato a 4 indagati per minaccia aggravata". Commenta così Massimo Tortorella, presidente Consulcesi, il network di formazione e assistenza medico-sanitaria, la notizia delle indagini per danni al ministro Speranza. 

 

Incontro a Roma tra il segretario del Pd Enrico Letta e il ministro degli Esteri ed esponente del M5S, Luigi Di Maio. Un faccia a faccia alla Farnesina che si è svolto in un "buonissimo clima", spiegano fonti del Nazareno. Tra i due, sottolineano fonti vicine al ministro degli Esteri, "c'è una buona intesa".