Regionali, Sgarbi eletto in Lombardia: "Contento, ma sono tenore solista"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
06
Lun, Mag

Regionali, Sgarbi eletto in Lombardia: "Contento, ma sono tenore solista"

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - L'elezione in Lombardia "è positiva, sono contento". Così all'Adnkronos il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, candidato con Noi Moderati-Rinascimento alle regionali 2023 sia a Milano che a Roma. Nel capoluogo lombardo il critico d'arte ha incassato 873 preferenze, che gli bastano per entrare a Palazzo

Pirelli come unico eletto della sua lista. Peggio in Lazio, dove "per il momento ai conteggi risulta che non eleggerà" nessun consigliere di Noi Moderati-Rinascimento Sgarbi. 

"Ho cercato di portare in luce un'area politica che allarga il centrodestra, anche ai temi della cultura e della bellezza. Purtroppo io sono un solista e un tenore e l'orchestra non è mai in grado di...", dice Sgarbi, lasciando sospese le critiche, ma osservando che "si doveva fare più comunicazione, ma insomma - aggiunge rivolto già al prossimo obiettivo elettorale - la faremo per le Europee". Intano l'elezione in Lombardia "è un segnale positivo, che toglie dalla penombra il nostro gruppo". 

Il sottosegretario ancora non ha deciso se accettare o meno il seggio a Palazzo Pirelli. "C'è tempo due mesi per decidere cosa fare. Intanto vengo alla prima riunione del Consiglio e poi vedrò", dice. 

"Letizia Moratti ha fatto una sola cosa buona: prendere più voti di Renzi e Calenda", afferma poi Sgarbi. Una scelta "incomprensibile" quella di Moratti, "dopo una vita nel centrodestra, con tutti i ruoli possibili, di presidente Rai e di ministro" di "andare con due ex comunisti ex Pd. E' stato un grave errore. Doveva restare nel centrodestra", osserva. 

Dalle regionali il critico d'arte trae anche un altro motivo di "grande soddisfazione: il fallimento del Movimento 5 Stelle, che va verso la dissoluzione". 

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.