Migranti, Cdm a Cutro: via libera al decreto con stretta su scafisti
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Gio, Mag

Migranti, Cdm a Cutro: via libera al decreto con stretta su scafisti

Politica
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(Adnkronos) - Si è concluso il Consiglio dei ministri a Cutro dedicato all'immigrazione a 12 giorni dalla tragedia di Steccato. Il Cdm è durato circa un'ora, sul tavolo della riunione di governo il decreto con disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso e di prevenzione e contrasto dell'immigrazione irregolare,

contenente la stretta sugli scafisti e nuove norme, poi approvato all'unanimità. A presiedere la premier Giorgia Meloni, arrivata a Cutro con i due vice premier Antonio Tajani e Matteo Salvini e il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano (VIDEO).  

Con loro anche tutti gli altri ministri che hanno partecipato al Cdm. Ci sono il titolare dell'Interno Matteo Piantedosi, della Giustizia Carlo Nordio, dell'Istruzione Annamaria Bernini, dell'agricoltura Francesco Lollobrigida, delle Imprese Adolfo Urso, della Cultura Gennaro Sangiuliano, del Turismo Daniela Santanchè, degli Affari europei Raffaele Fitto, del Lavoro Marina Calderone. 

CONTESTAZIONE - All'arrivo del corteo di auto della presidente del Consiglio e dei ministri, lancio di peluche e contestazione da parte di un gruppo di persone. Altri cittadini, sistemati a bordo strada, hanno invece applaudito. Ad accogliere Meloni al palazzo del comune di Cutro il sindaco Antonio Ceraso, il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto, il presidente della provincia di Crotone Sergio Ferrari, il prefetto di Crotone Carolina Ippolito e il vescovo Angelo Panzetta. 

IL DECRETO ALL'ORDINE DEL GIORNO - Dopo il naufragio costato la vita a 72 persone, tra cui molti bambini, davanti alle coste calabresi, Palazzo Chigi vuole chiudere con le polemiche e dare un segnale forte che metta la parola fine alle stragi di migranti in mare. All'ordine del giorno un decreto su 'Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare". 

Il 'grosso' del decreto è, come da attese, il giro di vite sui trafficanti di vite umane. Con pene che salgono in maniera esponenziale, fino ad arrivare a 30 anni per chi provoca la morte, come nella strage nel piccolo comune calabro. Più in generale, per chi tenta un business trafficando vite umane sui nostri mari le pene salgono a ben 16 anni. Questo stando alla bozza del dl esaminato dal preconsiglio dei ministri. 

LA TARGA SUL NAUFRAGIO CON LE PAROLE DEL PAPA - Riporta le parole di Papa Francesco contro i trafficanti la targa che la premier Giorgia Meloni ha svelato oggi nell’atrio del comune di Cutro e dinanzi alla quale ha deposto una corona di fiori. "I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti! I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte! Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti!", le parole del Papa pronunciate nell’Angelus di domenica scorsa. 

"L’Italia onora la memoria delle vittime del naufragio del 26 febbraio 2023, si unisce al dolore delle loro famiglie e dei loro cari. Il governo rinnova il suo massimo impegno per contrastare la tratta di esseri umani, per tutelare la dignità delle persone e per salvare le vite umane"’, si legge sulla targa.  

 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.