Migranti, Craxi profetico: "Flussi si gonfieranno in modo impressionante"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
04
Sab, Mag

Migranti, Craxi profetico: "Flussi si gonfieranno in modo impressionante"

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - "I flussi dalla riva sud del Mediterraneo sono destinati a gonfiarsi in un modo impressionante, saranno delle tendenze inarrestabili e incontrollabili, paesi con popolazioni giovanissime che naturalmente vanno verso le luci delle città se noi non accenderemo da loro quelle luci...". Bettino Craxi la vedeva così

Migranti, Craxi profetico:

 

già negli anni '90. Il leader del Psi, poi presidente del Consiglio ricordò più volte gli scenari che sarebbero cambiati nel Mediterraneo, oggi più che mai quelle luci di cui parlava sono quelle delle città del nostro paese, a partire da quelle di Lampedusa, presa d'assalto da sbarchi senza fine. Una consapevolezza, quella del segretario del Psi che partiva dalla constatazione che "l'Italia è una nazione immersa fino al collo nel Mediterraneo, siamo anzi la nazione euromediterranea". 

 

Craxi fu statista anche per le soluzioni proposte a un problema che era in quegli anni ancora in fase iniziale ("accendere le luci in quelle città", era la richiesta di dare contributo allo sviluppo dei paesi della sponda sud del Mediterraneo). Più volte provò a spiegare come il tema sarebbe stato da affrontare con una Europa unita, che però a volte stentava a dare risposte. "L'Italia ha bisogno dell'Europa e l'Europa ha bisogno dell'Italia", ricordava spesso. "La nuova Europa non può essere soltanto il frutto di una mera operazione di ingegneria istituzionale", era la sua preoccupazione. "Speriamo che si possa avere una politica estera europea, un ruolo dell'Europa nella comunità mondiale, che abbia un incidenza, un'influenza e una sua capacità effettiva e univoca di intervenire su questioni aperte".  

Un occhio attento alle dinamiche europee, da europeista convinto ma "preoccupato", con l'idea di fondo di difendere anche gli interessi nazionali: "Dobbiamo sapere che nella riva sud del Mediterraneo queste popolazioni sono soggette a un tasso d'incremento demografico", avvertiva ancora appellandosi all'Unione europea. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.