Migranti, Giorgia Meloni sferza Onu: "Guerra globale a scafisti è dovere Nazioni Unite"
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07
Mar, Mag

Migranti, Giorgia Meloni sferza Onu: "Guerra globale a scafisti è dovere Nazioni Unite"

Politica
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(Adnkronos) - Le Nazioni Unite non devono "voltarsi dall'altra parte", ma dichiarare "guerra globale e senza sconti ai trafficanti". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene all'Assemblea generale delle Nazioni Unite attorno alle 20 ore locali, notte fonda in Italia, chiede che l'Onu faccia la sua parte, che l'Italia non venga

lasciata sola a fronteggiare un'onda che non accenna a fermarsi. Alimentata, il suo ragionamento, anche dalla guerra in Ucraina, rispetto alla quale Meloni usa parole durissime ricordando che l'Italia ha scelto, senza tentennamenti, "da che parte stare". 

Al mattino la premier non partecipa, come da programma e da attese, al Consiglio di sicurezza: al suo posto interviene il ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani. Ne nasce un caso, anche perché la sera prima Meloni 'diserta' il tradizionale ricevimento organizzato dal Presidente statunitense per l'Unga: cena con la figlia e lo staff al Ribalta, nota pizzeria italiana nel cuore di Manhattan. Al Consiglio di sicurezza, precisano dal suo staff, Meloni non interviene perché impegnata in una serie di bilaterali, il dossier migranti al centro degli incontri. Ma assiste all'intervento di Volodymyr Zelensky, poi si intrattiene con il presidente ucraino: i due camminano l'uno di fianco all'altro, la mano del leader della resistenza ucraina confidenzialmente posata sulla spalla di Meloni. 

 

Ed è proprio sul sostegno incondizionato all'Ucraina che la premier focalizza gran parte del suo intervento, rimarcando come l'Italia non starà mai dalla parte di "chi bombarda le infrastrutture civili sperando di piegare un popolo con il freddo e il buio", con "chi utilizza come arma l'energia e ricatta le nazioni in via di sviluppo impedendo di esportare il grano, la materia prima indispensabile per sfamare milioni di persone". In tante costrette a lasciare la loro terra, trovando spesso la morte in un mare diventato un cimitero a cielo aperto. Perché le conseguenze del conflitto in Ucraina travolgono tutti "come in un domino, ma impattano soprattutto sulle nazioni del sud del mondo. E' una guerra mossa non solo contro l'Ucraina, ma contro le Nazioni più povere", l'affondo. 

Dietro l'aggressione della Russia -il ragionamento della presidente del Consiglio- c'è infatti "una scelta. Creare il caos e diffonderlo. E in quel caos, che produce decine di milioni di persone potenzialmente in cerca di condizioni di vita migliori, si infiltrano reti criminali che lucrano sulla disperazione per collezionare miliardi facili. Sono i trafficanti di esseri umani che organizzano la tratta dell’immigrazione illegale di massa. Illudono che affidandosi a loro chi vuole migrare troverà una vita migliore, si fanno pagare migliaia di dollari per viaggi verso l'Europa che vendono con le brochure come fossero normali agenzie di viaggio, ma su quelle brochure non scrivono che quei viaggi troppo spesso conducono alla morte, a una tomba sul fondo del mar Mediterraneo. Perché a loro non importa se la barca sia adatta o meno ad affrontare quel viaggio, l'importante per loro è solo il margine di guadagno". 

"Uno scempio" che occorre fermare: "combattere le organizzazioni criminali dovrebbe essere un obiettivo che ci unisce tutti, e che investe anche le Nazioni Unite". "Sono convinta - sferza Meloni l'Assemblea - che sia dovere di questa organizzazione rifiutare ogni ipocrisia su questo tema e dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani. E per farlo dobbiamo lavorare insieme a ogni livello, e l'Italia intende essere in prima fila su questo fronte". Intanto Roma "dà l'esempio" con il Piano Mattei sull'Africa, lavorando alla stabilizzazione e alla cooperazione per offrire un'alternativa concreta alla migrazione di massa. 

Nel suo intervento Meloni si sofferma anche sui rischi, potenzialmente "devastanti", dell'intelligenza artificiale sul mercato del lavoro: "sempre più persone - avverte - non saranno necessarie, in un mondo sempre più dominato dall’ineguaglianza, dalla concentrazione di potere e di ricchezza nelle mani di pochi. Non è il mondo che vogliamo. E dunque non possiamo commettere l’errore di considerare questo dominio una 'zona franca' senza regole". Per questo, "servono meccanismi di governance globale capaci di assicurare che queste tecnologie rispettino barriere etiche, che l’evoluzione della tecnologia rimanga al servizio dell’uomo e non viceversa". Meloni chiude l'intervento chiedendo una riforma del Consiglio di sicurezza dell'Onu, con una distribuzione più equa dei seggi, lontana dall'assetto postbellico. Infine cita Papa Wojtyla, perché "l’attività politica, nazionale e internazionale, viene 'dall’uomo', si esercita 'attraverso l’uomo' ed è 'per l’uomo'". La speranza è che valga anche per l'emergenza migranti, e che le sue parole abbiano aperto un varco anche a New York. (dall'inviata Ileana Sciarra) 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.