Giorgia Meloni al Cairo al summit per la pace: "Soluzione con due Stati"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
06
Lun, Mag

Giorgia Meloni al Cairo al summit per la pace: "Soluzione con due Stati"

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - "La soluzione strutturale della crisi è con due popoli e due Stati". E' quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Cairo in Egitto al summit per la pace in Medio Oriente, organizzato dal presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi. "L'Italia sia il ponte per il dialogo tra Europa e Medio Oriente" sottolinea

Giorgia Meloni (Afp)

 

la premier che chiede anche "il rilascio immediato degli ostaggi" e avverte: "Nessuna causa giustifica il terrorismo e i neonati massacrati".  

"La reazione di uno Stato non può e non deve mai essere motivata da sentimenti di vendetta. Uno Stato fonda la sua reazione sulla base di precise ragioni di sicurezza, commisurando la sua forza e tutelando la popolazione civile. Questo è il confine nel quale la reazione di uno Stato deve rimanere di fronte al terrorismo e io sono fiduciosa che sia anche la volontà di Israele".  

Considero "molto importante" questa conferenza "dopo il terribile attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre che, dobbiamo ricordare, si è abbattuto contro civili inermi con una efferatezza senza precedenti che lascia inorriditi e che è giusto condannare senza ambiguità". "Per l'Italia era doveroso partecipare a questa conferenza, per il ruolo che storicamente l'Italia svolge come ponte di dialogo tra Europa, Mediterraneo e Medio Oriente", ha sottolineato la presidente del Consiglio.  

"L'impressione che ho io, e lo dirò con la franchezza che mi è propria, è che per le modalità con le quali si è svolto fosse questo il vero obiettivo dell'attacco di Hamas: non difendere il diritto del popolo palestinese, ma costringere a una reazione contro Gaza che minasse alla base ogni tentativo di dialogo e creasse un solco incolmabile tra i paesi arabi, Israele, l'Occidente, compromettendo definitivamente pace e benessere di tutti i cittadini coinvolti, compresi quelli che si dice di volere difendere e rappresentare". "Il bersaglio" di Hamas, ha messo in guardia la premier italiana, "siamo tutti noi e io non credo che noi possiamo cadere in questa trappola, sarebbe una cosa molto, molto stupida".  

All'arrivo al vertice la premier è stata accolta dall'Ambasciatore d'Italia in Egitto, Michele Quaroni e dal Ministro del Commercio egiziano, Hazem al-Beblawi. C'è stato anche un iniziale breve scambio di battute tra la premier, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il Re di Giordania Abd Allah II. I leader hanno poi posato per la tradizionale foto di famiglia, nel corso della quale Meloni ha avuto modo di salutare il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez. I leader hanno preso posto al grande tavolo circolare dell'Hotel St. Regis con al centro il simbolo del vertice, una colomba di pace.  

Al Sisi ha aperto i lavori con il suo intervento, affermando che "la soluzione" al conflitto in Medio Oriente "è la proclamazione dello Stato palestinese". Israele, intanto, si prepara all'attacco di terra contro la Striscia di Gaza nello scontro con Hamas.  

Al centro del vertice, che si svolge nella nuova capitale amministrativa della città, gli "sviluppi e il futuro della causa palestinese e del processo di pace" nel pieno della guerra tra Israele e Hamas. Sono una ventina i Paesi invitati al summit, che si articolerà in due sessioni di lavoro al termine delle quali potrebbe essere diramata una dichiarazione congiunta: dal Qatar alla Turchia, dall'Arabia Saudita agli Emirati Arabi Uniti, che dovrebbero essere rappresentati da Mohammed bin Salman e da Mohammed bin Zayed. 

Per quanto riguarda i leader europei, oltre a Meloni prenderanno parte ai lavori il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez (presidente di turno dell'Unione europea), Kyriakos Mitsotakis (Grecia) e Nikos Christodoulides (Cipro). Per Germania, Francia e Regno Unito sono attesi invece i ministri degli Esteri. Tra i partecipanti anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, e l'alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell. Al termine del Summit Meloni dovrebbe recarsi a Tel Aviv in Israele, per poi fare rientro a Roma questa sera. 

E' necessario "che tutti gli sforzi per la mediazione siano messi in piedi per fermare il conflitto" in Medio Oriente, "è necessario proteggere civili, bambini e fasce più deboli. Lo ha detto al Summit per la pace a Il Cairo il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, condannando "con fermezza l'attacco terroristico di Hamas al popolo israeliano". "Confermiamo il diritto di Israele all'autodifesa ma questo deve avvenire nella cornice del diritto internazionale" conclude. 

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.