Salute e Benessere - il Centro Tirreno
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
28
Dom, Apr

Salute e Benessere

Notizie su salute, medicina e ricerca. Approfondimenti su malattie e terapie, prevenzione e stili di vita

 

Le lavoratrici sono le più colpite dai contagi professionali da Covid. Su 147.875 denunce pervenute all’Inail alla data del 31 gennaio del 2021, infatti, ben 102.942 provengono da donne che hanno subìto una qualche forma di contagio professionale, ossia circa 70 contagi professionali ogni 100, in termini relativi. Il dato è in controtendenza con quanto si osserva per il complesso degli infortuni sul lavoro, che colpiscono in prevalenza gli uomini (i casi femminili sono circa il 36%). E’ quanto si legge nella Riflessione nazionale sugli infortuni sul lavoro che l’Eurispes ha realizzato per Adnkronos/Labitalia, in vista della Giornata mondiale salute e sicurezza sul lavoro. 

 

Sono 8.444 i contagi da coronavirus in Italia secondo la tabella del bollettino di oggi, 26 aprile. Registrati inoltre altri 301 morti. I nuovi casi di covid riscontrati oggi in Italia sono emersi dopo aver analizzato 145.819 tamponi, con l'indice di positività al 5,8%, secondo i dati del bollettino sui contagi, elaborati dal ministero della Salute e consultabili sul sito della Protezione civile. Nelle ultime 24 ore si registrano altri 301 morti, che portano il totale delle vittime a 119.539 da inizio pandemia. Scendono ancora i ricoverati in terapia intensiva dove ora ci sono 2.849 persone (-13 da ieri), con 114 nuovi ingressi giornalieri. Sono 3.398.763 i guariti in totale (+16.539), mentre 452.812 gli attualmente positivi (-8.400). 

 

Sono 100 i nuovi contagi di coronavirus in Friuli Venezia Giulia secondo il bollettino di oggi, 26 aprile. Si registrano altri 7 morti. Da ieri sono stati processati 1.852 tamponi molecolari con una percentuale di positività del 4,48%. Sono inoltre 1.181 i test rapidi antigenici eseguiti, dai quali sono stati rilevati 17 casi (1,44%). I ricoveri nelle terapie intensive rimangono 37, mentre quelli negli altri reparti sono 286.  

 

Nessun decesso da Covid in Portogallo nelle ultime 24 ore. Lo hanno riferito le autorità sanitarie, sottolineando che è la prima volta che questo accade dallo scorso 3 agosto. Nel Paese sono stati registrati 16.965 decessi dall'inizio della pandemia, con 834.638 contagi, di cui 196 nelle ultime 24 ore. L'incidenza delle infezioni è attualmente di 70,4 ogni 100mila abitanti, con un Rt inferiore a 1. 

 

Sono 568 i nuovi contagi da Coronavirus in Piemonte secondo il bollettino di oggi, 26 aprile. Nella tabella si fa riferimento ad altri 21 morti. La percentuale di positività è pari al 4,8% di 11.954 tamponi eseguiti, di cui 6.192 antigenici. I ricoverati in terapia intensiva sono 247, 13 in meno rispetto a ieri. I ricoverati non in terapia intensiva sono 2404, uno in più rispetto a ieri. Da inizio pandemia ci sono state 11.158 vittime nella Regione.

 

Sono 964 i nuovi contagi da Coronavirus nel Lazio, secondo la tabella del bollettino di oggi, 26 aprile. Registrati inoltre altri 44 morti. Oggi nella Regione, "su oltre 11mila tamponi (-2.369) e quasi 5mila antigenici, per un totale di oltre 16mila test, si registrano 964 casi positivi (-221), 44 i decessi (+25) e +1.134 i guariti" ha sottolineato l'assessore alla Sanità e l’integrazione sociosanitaria del Lazio Alessio D’Amato, nel bollettino al termine della videoconferenza della task-force regionale per Covid-19 con i direttori generali delle Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù. "Diminuiscono i casi e i ricoveri, mentre aumentano i decessi e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è all'8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 5%". 

 

Sono 135 i nuovi contagi da Coronavirus in Sardegna secondo il bollettino di oggi, 26 aprile. Nella tabella si fa riferimento ad altri 11 morti. Sono 2.112 i test in più eseguiti nelle ultime 24 ore. I pazienti ricoverati in ospedale sono 362, quattro in meno, 47 in terapia intensiva, uno in meno da ieri. Le persone in isolamento domiciliare sono 17.351, i guariti in più 247. Dei 53.590 casi positivi complessivamente accertati, 13.977 (+50) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.071 (+2) nel Sud Sardegna, 4.722 (+3) a Oristano, 10.502 (+43) a Nuoro, 16.318 (+37) a Sassari. 

 

"Se la variante indiana del Coronavirus è stata trovata in Veneto, vuol dire che è già ampiamente diffusa anche altrove. Perché il nostro Paese ha una bassissima capacità di sorveglianza, non ha la sensibilità necessaria per intercettare tempestivamente" i mutanti. "Ed io sono mesi che dico che bisogna creare un sistema di sorveglianza adeguato in Italia, che ancora non c'è". E' la riflessione del virologo Andrea Crisanti, dopo che oggi il governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato i primi due casi di variante indiana - padre e figlia di ritorno dall'India - confermati sul territorio regionale, all'Ulss Pedemontana di Bassano, e altri due casi in valutazione in attesa di conferma. 

 

Sono 936 i nuovi contagi di coronavirus in Emilia Romagna secondo i dati del bollettino di oggi, 26 aprile. Si registrano altri 17 morti.  

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, nella regione si sono registrati 365.715 casi di positività. Da ieri sono stati processati 12.645 tamponi, con un indice di positività pari al 7,4%. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.801. 

 

I siciliani sono tornati a fidarsi del vaccino AstraZeneca. E i numeri degli ultimi giorni lo confermano. Dopo l'allarme lanciato lo scorso 20 aprile dal dirigente generale del Dipartimento regionale per la pianificazione strategica Mario La Rocca, che aveva parlato di "psicosi da AstraZeneca", perché nei giorni precedenti si erano verificati dei decessi per trombosi su persone che avevano avuto la somministrazione del vaccino britannico, oggi i numeri tornano a crescere. Soprattutto dopo l'iniziativa del commissario straordinario, Generale di divisione Maurizio Angelo Scardino, nominato Rappresentante per il coordinamento con le Autorità locali della Regione siciliana del Commissario nazionale per l'emergenza al Coronavirus, di aprire le vaccinazioni anche senza prenotazioni agli over 60 e di individuare una nuova strategia organizzativa.  

 

Sono 477 i nuovi contagi da coronavirus in Puglia, secondo la tabella del bollettino di oggi, 26 aprile. Registrati inoltre altri 37 morti. I nuovi casi sono stati registrati su un totale di 5.792 test nelle ultime 24 ore. I ricoverati sono 1.955 (-18) e 48.728 i casi attualmente positivi; di questi 46.773 sono in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.171.461 test e sono stati registrati 229.658 casi. In tutto sono 175.209 i pazienti guariti e 5.721 i deceduti. 

 

Sono 97 nuovi contagi da coronavirus registrati oggi in Abruzzo secondo il bollettino dell’Assessorato regionale alla Sanità. Complessivamente i casi sono 70615 dall’inizio dell’emergenza. I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 25, di cui 2 in provincia dell’Aquila, 3 in provincia di Pescara, 15 in provincia di Chieti e 5 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 1 nuovo caso e sale a 2377 (si tratta di una 87enne della provincia di Teramo). 

 

"Mascherina in spiaggia? Nei momenti di contatto sì, poi dipende da come sono organizzati gli spazi". Lo dice Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano, ai microfoni di 'Un giorno da pecora' su Rai Radio 1. "E' un bel pasticcio - sorride il virologo - neppure l'anno scorso ha preso piede la moda della tintarella con un bel rettangolo bianco sul viso... Ma l'unica è lanciare la moda dell'abbronzatura che lasci il segno bianco della mascherina sul viso". 

 

Coronavirus Italia e variante indiana. "In Veneto abbiamo registrato i primi due casi di variante indiana all'Ulss Pedemontana di Bassano, si tratta di padre e figlia, rientrati probabilmente dall'India, per cui è stata confermata la variante indiana". Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, oggi nel corso del punto stampa. Da parte sua l'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin ha spiegato che "sono in isolamento fiduciario a casa, con sintomi ma non gravi". Zaia ha poi annunciato che "abbiamo anche due casi in valutazione per una eventuale conferma che si tratti di variante indiana". 

 

AstraZeneca, parte la causa Ue per i ritardi e i tagli nelle consegne del vaccino anti Covid. La Commissione Europea "ha avviato venerdì scorso un'azione legale nei confronti di AstraZeneca, sulla base della violazione dell'accordo di acquisto anticipato". Ne dà notizia durante il briefing con la stampa a Bruxelles il portavoce per la Salute Stefan de Keersmaecker.  

 

Nel Lazio "stanotte a mezzanotte si aprirà il servizio di prenotazione" del vaccino anti-covid "per la fascia di età compresa tra i 50 e i 59 anni con esenzioni per patologie (comorbidità)". "La platea interessata è di oltre 180mila utenti assistiti. Inizia così nel Lazio la Fase 4 prevista dal Piano nazionale e si proseguirà nelle prossime settimane sempre per fasce di età e per le patologie", afferma l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in una nota. 

 

Prendersi cura della salute articolare e promuoverne il benessere grazie a nuovi servizi per i pazienti, momenti di formazione con i più importanti specialisti in emofilia, e un sito ricco di informazioni chiare e utili nella vita di tutti i giorni. In più, la possibilità di eseguire lo screening delle articolazioni grazie a ecografi portatili che stanno arrivando in tantissimi Centri Emofilia italiani. Sono questi gli ingredienti del successo di 'Articoliamo', campagna sostenuta da Sobi con il patrocinio di FedEmo, nata per promuovere il benessere delle articolazioni nelle persone con emofilia, malattia rara della coagulazione che ha fra le sue complicanze più frequenti l'artropatia. 

 

Sono 50 i contagi da coronavirus in Basilicata oggi, 26 aprile, secondo i dati del bollettino della regione. Si registrano altri 5 morti. Nel dettaglio della tabella, i nuovi casi sono stati individuati su un totale di 1.279 tamponi molecolari. Le persone decedute risiedevano nei Comuni di Atella, Genzano di Lucania, Irsina, Rionero in Vulture e San Fele. I lucani guariti o negativizzati sono 101. Aggiornando i dati complessivi, i lucani attualmente positivi scendono a 5.829 (-56), di cui 5.653 in isolamento domiciliare. Sono 16.449 le persone residenti in Basilicata guarite dall'inizio dell'emergenza sanitaria e 499 quelle decedute.  

 

In Italia "non ci sono motivi di allarme per la variante indiana del virus Sars-Cov2. Quello che sta succedendo in India" con news drammatiche in arrivo dal Paese e "con il grande aumento dei casi, non è dimostrato che sia dovuto esclusivamente a questa variante. Sappiamo che nel Paese circolano, come in tutti i Paesi, moltissime varianti. Il problema dell'India è che si tratta di un Paese con una densità di popolazione molto elevata e che a rafforzare le misure di contenimento fa fatica. La situazione indiana è completamente diversa dalla nostra". Lo spiega all'Adnkronos il virologo Giovanni Maga, direttore dell'l'Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia.  

 

Soni 535 i nuovi contagi di coronavirus in Veneto secondo i dati del bollettino di oggi, 26 aprile, illustrati dal presidente della regione Luca Zaia. Si registrano altri 10 morti, che portano a 11.245 il totale dei decessi in Veneto dall'inizio dell'emergenza. La regione, da oggi in zona gialla, nelle ultime 24 ore ha processato 11.120 tamponi. L'indice di positività è al 4,81%.  

 

Il bollettino della Protezione Civile e delle regioni con i dati covid Italia sui contagi di oggi, 26 aprile. News sul coronavirus regione per regione con le ultime notizie dalle città - Roma, Milano, Napoli- e in generale dalle regioni che da oggi sono in zona gialla, arancione e rossa con regole per spostamenti, ristoranti e scuola in base al decreto riaperture. Numeri da Lazio e Lombardia, Campania e Piemonte, Puglia e Veneto, Sicilia e Toscana. I dati delle regioni: 

 

Sono 123 i contagi da coronavirus nelle Marche oggi, 26 aprile, secondo i dati del bollettino della regione. Nella tabella, si specifica che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1617 tamponi: 732 nel percorso nuove diagnosi (di cui 207 nello screening con percorso Antigenico) e 885 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 16,8%). 

 

Sono 737 i contagi da coronavirus in Toscana oggi, 26 aprile, secondo i dati del bollettino anticipati dal governatore Eugenio Giani. "I nuovi casi registrati in Toscana sono 737 su 11.609 test di cui 9.894 tamponi molecolari e 1.715 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 6,35% (17,3% sulle prime diagnosi)", scrive Giani sui social. 

 

Oggi, con il ritorno della zona gialla in Italia e, con lei, le riaperture di bar e ristoranti all'aperto, "è una giornata storica, perché si passa dalla responsabilità in capo alle istituzioni alla responsabilità di ognuno di noi: attenzione però, non è un 'liberi tutti". Questo il monito lanciato dal presidente del Veneto, Luca Zaia, oggi a Start, su Sky Tg24. Il governatore ha infatti avvertito: "Non si può abbassare la guardia: in Veneto abbiamo ancora 1.500 pazienti ricoverati negli ospedali, anche se il trend è in continua discesa - ha spiegato- ma ci vuole attenzione e dobbiamo evitare nel ricadere in una situazione di emergenza e un riacutizzarsi dell'epidemia: sarebbe un punto di non ritorno", ha concluso. 

 

AstraZeneca e Moderna in Italia, inizierà nella giornata di oggi la distribuzione alle Regioni/Province autonome di oltre 360 mila dosi di vaccini, precisamente circa 230 mila di Moderna e circa 130 mila di Vaxzevria (AstraZeneca). Lo comunica la struttura del commissario all'emergenza covid spiegando che le dosi fanno parte di lotti immagazzinati presso l’hub nazionale vaccini della Difesa all’interno dell'aeroporto militare di Pratica di Mare, e verranno consegnate alle strutture designate dalle Regioni/Province autonome da vettori della Difesa e di Poste Italiane (Sda). 

 

Quasi tutta l'Italia torna in zona gialla da oggi, con regole meno stringenti su spostamenti, ristoranti e scuola. Ma che peso avranno le riaperture sull'andamento dei contagi di coronavirus? "Tornando quasi tutta l'Italia in giallo, è evidente che ci sarà una risalita dei casi: dipenderà dal comportamento dei cittadini quanto rilevante sarà questa salita. I controlli servono, però questo è il momento di una grande alleanza tra politica, cittadini e servizi sanitari", dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto a 'L'Italia s'è desta' su Radio Cusano Campus.  

 

La variante indiana del covid "ci preoccupa come tutte quelle che appaiono nel mondo e di cui sappiamo poco". E in questo momento "di riaperture e zone gialle dobbiamo avere la massima attenzione e capire tre cose: se è più trasmissibile rispetto al ceppo originale, se è più letale e se resiste ai vaccini". Lo spiega all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma.  

 

Quasi tutta Italia in zona gialla, ma con le riaperture di oggi, "il prezzo che si rischia di pagare è alto. Negli Usa i contagi da Covid-19 sono di nuovo aumentati. Questa storia che calano durante la bella stagione è un mito da sfatare”. Così, sulle riaperture, Massimo Galli, ex presidente della Società italiana malattie infettive (Simit), che in un’intervista alla Nazione mostra preoccupazione, a partire da ciò che si è visto già ieri: "Questo 25 aprile è stato emblematico – osserva - ho visto tanti assembramenti per strada. Si vorrebbe attribuire una funzione taumaturgica all'estate, ricordiamo che le grosse concentrazioni all'aperto danno grossi problemi. Abbiamo avuto 461mila persone positive al virus, siamo ancora a livelli molto alti, si tenga conto che i numeri, per quanto calati, sono probabilmente la metà di quelli veri”.  

 

Nel giorno del ritorno in Italia della zona gialla, con le relative riaperture e nuove regole anti covid, il direttore dell'Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, con un appello su Facebook mette in guardia gli italiani. "Un popolo che ha saputo uscire da tutte le guerre, le crisi, le sciagure, i terremoti, uscirà - scrive - anche da questa pandemia. Attenzione, ancora, ai nostri comportamenti. Attenzione, soprattutto, alla centralità di scuola e trasporti, attenzione alle nuove povertà ed alle nuove fragilità nelle giovani generazioni". 

 

Togliere il coprifuoco alle 22 nell'Italia alle prese con il Covid? "L'evidenza scientifica sull'effetto del coprifuoco non è forte" di per sé, e certamente "non si può proprio arrivare a definire la differenza tra 22 e 23. Di fatto", però, "ampliare o togliere il coprifuoco è sicuramente una facilitazione alla mobilità che è l'elemento determinante per la diffusione del virus: stando più in giro, si aumenta la probabilità dell'infezione attraverso un incremento del numero di contatti". Il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3, conferma la propria posizione sul tema: mantenere il coprifuoco alle 22, rimandandone l'estensione anche solo per un po'.  

Sottocategorie