Salute e Benessere - il Centro Tirreno
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Mer, Mag

Salute e Benessere

Notizie su salute, medicina e ricerca. Approfondimenti su malattie e terapie, prevenzione e stili di vita

 

"Il coronavirus non andrà via". La professoressa Ilaria Capua, direttrice dell'UF One Health Center, a DiMartedì si esprime così sull'emergenza covid-19 in Italia. "Dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno, ci sono stati paesi europei con più di 1000 morti al giorno. Da noi non è successo, mi auguro che in brevissimo tempo da noi la curva dei ricoveri e decessi cominci a crollare. Con le misure si riesce ad appiattire la curva. Con il vaccino, si schiaccia", dice la scienziata al programma di La7. 

 

"Meno fogli e più fiale". E’ l’appello che il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha lanciato oggi al Governo. A Roma per una giornata di incontri sulle priorità e le esigenze del Piemonte rispetto al piano dei vaccini anti Covid, Cirio insieme al vicepresidente Fabio Carosso, dopo l’incontro di questa mattina con il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, nel pomeriggio si è confrontato con il generale Figliuolo e la Struttura Commissariale del Governo per analizzare in modo specifico la situazione piemontese. 

 

In Sicilia oggi niente bollettino sui nuovi contagi di Coronavirus, dopo la vicenda sui dati falsi che ha portato ad arresti e indagati. L'inchiesta della Procura di Trapani sulla presunta manipolazione dei numeri dei casi Covid in Sicilia ha portato anche alle dimissioni dell'assessore regionale Ruggero Razza. Nel bollettino quotidiano del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di Sanità la casella destinata alla Sicilia non ha alcun aggiornamento.  

 

Sono 230.476 le domande già ricevute per i contributi a fondo perduto previsti dal Decreto sostegno 2021. Lo comunica l'Agenzia delle entrate su Twitter. Le domande arrivate al minuto sono ''550 senza rallentamenti dal via libera di stamattina''. ''Grazie a Sogei e a tutti i cittadini che, inviando le istanze in modo ordinato e corretto, ci aiutano nel nostro lavoro''. 

 

La prevalenza della variante inglese del coronavirus in Italia, al 18 marzo, è pari a quasi 9 casi su 10. La stima viene dalla nuova indagine rapida condotta dall'Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, secondo la quale, nel nostro Paese, al 18 marzo la prevalenza della variante inglese del virus Sars-CoV-2 è dell'86,7% con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 63,3% e il 100%. Per quella brasiliana la prevalenza è del 4% (0%-32,0%), mentre le altre monitorate sono sotto lo 0,5%.  

 

 

Sono 3.271 i nuovi contagi di Coronavirus in Lombardia secondo i dati del bollettino di oggi, 30 marzo. Si registrano altri 85 morti, un dato che porta a 30.635 il totale delle vittime nella regione dall'inizio della pandemia di Covid 19. Dai ieri sono stati processati 44.289 tamponi, l'indice di positività è al 7.3%. Scende il numero dei pazienti in terapia intensiva, che ad oggi sono 862 (-8 da ieri), mentre aumentano i ricoverati in area non critica (7.109, +115). I guariti/dimessi sono in tutto 604.384 (+2.469). Questi i nuovi casi per provincia: Milano 897 (di cui 394 a Milano città); Bergamo: 130; Brescia: 431; Como: 368; Cremona: 135; Lecco: 83; Lodi: 61; Mantova: 134; Monza e Brianza: 204; Pavia: 95; Sondrio: 24; Varese: 651. 

 

Essere affetti da diabete di tipo 1 ma vivere una vita senza limitazioni. Ad accendere i riflettori su questa condizione cronica è la campagna 'Blue Balloon', patrocinata dalle associazioni Agd Italia (Associazioni giovani con diabete), Aniad (Associazione nazionale italiana atleti diabetici), Diabete Forum, Fand (Associazione italiana diabetici) e Fdg (Federazione nazionale diabete giovanile) e promossa da Medtronic. Un video emozionale, il coinvolgimento di importanti influencer e una social challenge sono gli strumenti attraverso i quali far parlare di questa patologia e abbattere lo stigma che condiziona la vita delle persone che ne sono affette.  

 

Sono 1.861 i nuovi contagi da coronavirus in Piemonte secondo il bollettino di oggi, 30 marzo. Registrati inoltre altri 61 morti. I nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 362 dopo test antigenico), sono pari al 7,9% dei 23.439 tamponi eseguiti, di cui 13.431 antigenici. Dei 1.861 nuovi casi, gli asintomatici sono 669 (35.9%). I casi sono 339 di screening, 1.007 contatti di caso, 515 con indagine in corso, 34 in Rsa e Strutture Socio-Assistenziali, 114 in ambito scolastico e 1.713 tra la popolazione generale. Il totale dei casi positivi diventa quindi 311.010, di cui 25.355 Alessandria, 14.988 Asti, 9.666 Biella, 43.790 Cuneo, 24.163 Novara, 166.184 Torino, 11.789 Vercelli, 11.376 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.365 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.334 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. 

 

Sono 16.017 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 30 marzo, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile. Nella tabella pubblicata dal ministero della Salute sono registrati altri 529 morti. Il totale delle vittime da Covid 19 nel Paese sale così a 108.879. Da ieri sono stati processati 301.451 tamponi, l'indice di positività è al 5,3%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.716 (-5 da ieri). La regione che ha fatto segnare l'incremento più alto di positivi nelle ultime 24 ore è la Lombardia con 3.271 nuovi casi, seguita dal Piemonte con 1.861 e dal Lazio con 1.593. 

 

Coronavirus e nuovi contagi a Milano, stretta di Pasqua contro gli assembramenti. La Città metropolitana ha infatti disposto la chiusura del Parco Idroscalo di Milano per il fine settimana dal 3 al 5 aprile. La decisione, si spiega, è stata presa per "evitare assembramenti e situazioni non in linea con le disposizioni per il contenimento della pandemia durante le prossime festività pasquali, anche in considerazione delle restrizioni dovute al posizionamento in zona rossa della Lombardia". Il Parco Idroscalo riaprirà regolarmente il 6 aprile. 

 

Dalla mezzanotte di giovedì 1° aprile, nel Lazio, sono aperte le prenotazioni per gli anni 67-66 (i nati nel 1954 e 1955). Lo annuncia l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Dal primo aprile si potranno, dunque, prenotare per le vaccinazioni anti-Covid. 

 

Senza una campagna di vaccinazione di massa a livello globale in tempi brevi, le varianti del Covid sono destinate a prendere il sopravvento rischiando di rendere inefficaci gli attuali vaccini. È quanto emerge da un'indagine realizzata dalla People’s veccine alliance (Pva) di cui Oxfam e Emergency sono membri. 

 

Sono 205 i nuovi contagi da coronavirus in Sardegna, secondo il bollettino di oggi 30 marzo. Registrati inoltre altri 4 morti. Sono 45.059 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati nell'isola dall’inizio dell'emergenza: nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 205 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 986.641 tamponi, per un incremento complessivo di 3.046 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l’Isola un tasso di positività del 6,7%. 

 

Non è stata scritta la parola fine nell'indagine su come tutto è cominciato. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) chiede ulteriori studi e dati sull'origine del coronavirus Sars-CoV-2 che ha fatto scoppiare la pandemia ancora in corso, e ribadisce che ogni ipotesi resta aperta. "Per quanto riguarda l'Oms - spiega il direttore generale dell'agenzia Onu per la salute, Tedros Adhanom Ghebreyesus - tutte le ipotesi restano sul tavolo. Questa relazione", ha sottolineato riferendosi al rapporto del team internazionale di esperti sulla visita condotta sul campo a Wuhan, la prima metropoli del mondo dove sono stati segnalati i primi casi di Covid-19, "è un inizio molto importante, ma non è la fine". 

 

Sono 1.593 i nuovi contagi registrati oggi, 30 marzo, nel Lazio, dove si segnalano anche 32 decessi (-13) e +1.696 guariti. Oltre 14mila tamponi (+4.609) e oltre 23mila antigenici per un totale di oltre 37mila test. Lo riferisce l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato, nel bollettino al termine della videoconferenza della task-force regionale per Covid-19 con i direttori generali di Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e ospedale pediatrico Bambino Gesù. "Diminuiscono i decessi e le terapie intensive, mentre aumentano i casi e i ricoveri. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 4%. I casi a Roma città sono a quota 800. Bisogna mantenere molto alta l'attenzione", esorta l'assessore. 

 

Sono 1.573 i nuovi contagi di Coronavirus in Campania secondo i dati del bollettino di oggi, 30 marzo. Nella regione in zona rossa, che si prepara alle ulteriori restrizioni per Pasqua previste dall'ordinanza di De Luca dopo le stime sull'indice Rt a 1,31, sono stati registrati altri 64 morti.  

 

Sono 153 i nuovi contagi da coronavirus in Abruzzo secondo il bollettino di oggi, 30 marzo. Registrati inoltre altri 25 morti. Sono complessivamente 64.924 i casi positivi nella Regione dall’inizio dell’emergenza. I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 27, di cui 13 in provincia dell’Aquila, 4 in provincia di Chieti e 10 in provincia di Teramo. Salgono a 2.125 i decessi totali. Del totale odierno, 17 casi sono riferiti a decessi avvenuti nei giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl. 

 

Sono 1.180 i nuovi contagi da coronavirus in Toscana, secondo il bollettino di oggi 30 marzo. Registrati inoltre altri 32 morti. I nuovi casi di positività al coronavirus portano il totale dall'inizio dell'epidemia a 193.836. Di questi 1.156 confermati con tampone molecolare e 24 da test rapido antigenico. I nuovi casi sono lo 0,6% in più rispetto al totale del giorno precedente.

 

Sono 1.527 i nuovi casi positivi al Covid-19 registrati oggi, 30 marzo, in Puglia, su 12.234 tamponi, più del doppio rispetto a ieri. In lieve aumento i morti ma si registra un boom dei guariti, oltre 2.000 in più. E' quanto si rileva nel bollettino epidemiologico quotidiano redatto dalla Regione sulla base delle informazioni del Dipartimento della Salute.  

 

Sono 206 i nuovi contagi di Coronavirus in Friuli Venezia Giulia secondo il bollettino di oggi, 30 marzo. Si registrano altri 14 morti, ai quali se ne aggiunge uno avvenuto il 6 marzo. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 4.669 tamponi molecolari, l'indice di positività è del 4,41%. Sono inoltre 2.631 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 241 casi (9,16%). I ricoveri nelle terapie intensive calano a 80 mentre quelli in altri reparti scendono a 671.  

 

Regolare l'utilizzo delle dosi di vaccino anti Covid avanzate a fine giornata per somministrarle alle categorie che ne hanno diritto. Lo ha detto il capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in audizione in Commissione Affari sociali rispondendo alle domande sullo stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars-CoV-2. "Il tema dell'utilizzo a fine giornata - ha spiegato Curcio - è un tema che deve essere affrontato e bisogna dare un minimo di regolarità su questo argomento. Ne parlerò con il commissario perché sono convinto che un ragionamento con le Regioni per arrivare a dei protocolli di intesa che consentano di indirizzare ciò che avanza, non al 20enne ma a qualcuno che è in quella categoria lì'', sia possibile anche magari ''facendo delle liste molto strutturate e numericamente elevate''.  

 

Il vaccino covid AstraZeneca cambia nome: ora si chiama Vaxzevria. Lo riferiscono i media stranieri sulla base dei dati dell'Agenzia europea per i medicinali. Il cambio di nome in Vaxzevria è stato approvato proprio dall'Ema il 25 marzo, a seguito di una richiesta dell'azienda farmaceutica britannico-svedese. In precedenza era semplicemente chiamato con la sigla "COVID-19 AstraZeneca vaccine" e, dunque, senza un nome vero e proprio.  

 

Covid e cura domiciliare dei pazienti over 65 che presentano sintomi lievi con l'interferone beta: è l'obiettivo di uno studio promosso dall'Istituto di farmacologia traslazionale (Ift) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), disegnato in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità (Iss). Dopo che l'Agenzia italiana del farmaco Aifa ha approvato il trial, i ricercatori sono pronti ad arruolare pazienti sul territorio romano. La sperimentazione sarà condotta dall'Istituto nazionale per le malattie infettive (Inmi) 'Lazzaro Spallanzani' della Capitale, in collaborazione con l'Unità speciale di continuità assistenziale regionale (Uscar), mentre i risultati saranno analizzati dall'Iss per valutare l'efficacia del trattamento nel ridurre la progressione a forme più severe e nell'accelerare la negativizzazione. 

 

 

Ad ognuno la sua cura: poter offrire ad ogni paziente il trattamento più indicato per il suo caso significa ottimizzare i risultati della cura, migliorare l’appropriatezza terapeutica e l’aderenza da parte del malato. Questa regola è particolarmente valida per i bambini, che non sono 'piccoli adulti' ma hanno caratteristiche specifiche, sia per lo sviluppo fisico, sia per le manifestazioni di malattie come l’asma grave, che si presenta con fenotipi diversi. Su questo fronte, c’è una novità terapeutica: mepolizumab, anticorpo monoclonale anti IL-5 (Interleuchina-5), è il primo farmaco approvato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per il trattamento di bambini ed adolescenti in caso di asma grave eosinofilico refrattario. Lo riferisce GlaxoSmithKline (Gsk) in una nota. 

 

L'obiettivo è vaccinare contro il covid "l'80% della popolazione entro il 30 settembre di questo anno''. Lo ha detto il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all'emergenza Covid, parlando in audizione sullo stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars-Cov-2. 

 

Sono 333 i contagi da coronavirus nelle Marche oggi, 30 marzo, secondo i dati del bollettino della regione. Da ieri, in base ai numeri della tabella, sono stati testati 5334 tamponi: 3120 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1321 nello screening con percorso Antigenico) e 2214 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 10,7%). 

 

Al via a Roma, nel drive-in Campus test del policlinico universitario Campus Bio-Medico, un progetto per l’addestramento di cani 'fiuta-Covid'. Da aprile a giugno le unità cinofile saranno appositamente addestrate, da professionisti attivi negli ambiti della safety & security, nel riconoscere la presenza del Covid-19 nel sudore dei pazienti che ogni giorno si recano al drive-in per effettuare il tampone. L'efficienza dell’olfatto del cane verrà messa alla prova con i test molecolari per la diagnosi di Covid-19. Le procedure permetteranno la tracciabilità del lavoro e saranno svolte in piena sicurezza per l’operatore, per il cane e dal punto di vista scientifico. Il progetto decolla con la collaborazione di NGS Srl, impegnata nell’impiego di cani addestrati per la sicurezza anti esplosivo in emergenze e grandi eventi. 

 

"Dobbiamo evitare che", dopo il lockdown di Pasqua, sul fronte riaperture "ci sia un liberi tutti che ci faccia tornare indietro. Dobbiamo fare un'estate serena". Ciò premesso Francesco Vaia, direttore sanitario dell'Inmi Spallanzani di Roma, ritiene utile anche "premiare i cittadini per i loro sacrifici". Per questo "penso che dovremmo ritornare a respirare la cultura, il cinema, il teatro - ha sottolineato a 'Non Stop News' su Rtl 102.5 -. I cinema io li riaprirei nelle condizioni nelle quali si sono tenute aperte le chiese, per esempio, con sicurezza, prenotazioni, distanziamenti. Meglio fare 1.000 repliche anziché 20 e consentire a tutti di poter accedere". 

 

Non solo vaccini anti covid ai residenti: le regioni dovranno vaccinare anche i domiciliati nel loro territorio. È quanto ha disposto con un'ordinanza il commissario straordinario all'emergenza coronavirus Francesco Paolo Figliuolo. Nell'ambito del piano di attuazione strategico nazionale per i vaccini "ciascuna regione o provincia autonoma proceda alla vaccinazione", si legge, non solo dei residenti ma anche delle persone domiciliate nel territorio regionale "per motivi di lavoro, assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella Regione o provincia Autonoma". 

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