(Adnkronos) - "Nessun medico e operatore della salute, per motivi etici e deontologici, deve favorire il consumo di etanolo con affermazioni fondate sulla propria opinione o sulla selezione di singoli articoli scientifici. Ad oggi sono stati pubblicati oltre 85mila studi clinici e sperimentali e oltre il 90% dimostrano con chiarezza il
L’etanolo contenuto nelle bevande alcoliche (vino, birra e superalcolici) - segnala una nota diffusa da Sia, che ha patrocinato l’evento - è cancerogeno già a bassissimi dosaggi. L’alcol è la seconda causa di morte oncologica. Il 4-5% delle forme di cancro è alcol correlato: oltre 10mila casi in Italia nel 2020; il 60% per consumi lievi-moderati. Inoltre, nessun tipo di bevanda alcolica previene le malattie cardiovascolari. Alla luce di questi dati, "è urgente per motivi di salute pubblica - afferma Testino - seguire ciò che già ha fatto l’Irlanda e cioè inserire nelle etichette degli alcolici l’avvertenza che 'l’etanolo favorisce il cancro'. Informare - conclude - non significa proibire".