Braido (UniGe), 'con monoclonale forte e duraturo calo riacutizzazioni asma'
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
14
Mar, Mag

Braido (UniGe), 'con monoclonale forte e duraturo calo riacutizzazioni asma'

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - “I farmaci biologici stanno cambiando la storia del trattamento dell'asma. Vi erano dei bisogni insoddisfatti in questi pazienti, come ad esempio le riacutizzazioni ricorrenti o l’utilizzo del corticosteroide orale, sia a cicli che continuativo, per far fronte ai bisogni del paziente. Con questi nuovi farmaci, tra cui

il mepolizumab, un anticorpo monoclonale anti interleuchina 5, si ottengono risultati fino a pochi anni fa del tutto insperati: una riduzione drastica, importante e persistente nel tempo delle riacutizzazioni”. Così Fulvio Braido, direttore della clinica di Malattie respiratorie e allergologie dell’università degli Studi di Genova, in occasione del Congresso internazionale della European Respiratory Society (Ers), in corso a Milano fino al 13 settembre. 

“Dopo anni consecutivi di trattamento - spiega Braido - abbiamo i dati necessari per andare oltre le aspettative: nell’ambito del controllo dell'asma, ad esempio, oggi iniziamo a utilizzare il termine remissione. Quindi spostiamo il nostro obiettivo per i pazienti” che non è più “di ridurre, ma di eliminare l'utilizzo dello steroide orale, in quanto gli effetti collaterali a lungo termine sono decisamente importanti. Siamo solo all’inizio di una nuova storia - sottolinea l’esperto - Di sicuro riusciamo a modificare la malattia, controllando l'infiammazione; miglioriamo gli outcome clinici a breve e a lungo termine; miglioriamo la qualità della vita dei pazienti e siamo fiduciosi di portare a remissione il paziente, non solo dal punto di vista fisiologico, ma anche gli atteggiamenti che il paziente ha dovuto mettere in atto per far fronte all’asma grave. Sono infatti molti i fronti su cui la ricerca è attiva - conclude - e deve proseguire”. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.