"Lasciare una fascia d'età" come quella dei giovani senza una vaccinazione anti-covid "fa sì che rappresenti un serbatoio potenziale di contagio". E' la riflessione di Paolo Palma, responsabile di Immunologia clinica e Vaccinologia all'ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. "Se vaccinare contro il Covid nelle scuole da
"E' vero, parliamo di una popolazione che ha un'epidemiologia bassa - dice l'esperto all'Adnkronos Salute - e i ragazzi non sono superspreader, ma anche questo dato che si infettano di meno non è del tutto vero. Sono emersi recentemente dei dati a livello di Cdc" americani, i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, "che mostravano come in Mississippi fra maggio e settembre 2020 gli infetti fra gli under 18 risultassero meno di 9mila in base alle segnalazioni dei medici; erano invece stimabili in quasi 114mila, sulla base di uno studio sulla sierologia", che ha indagato la presenza di anticorpi contro Sars-CoV-2, nello stesso periodo.
"Quindi molti casi sono sfuggiti perché asintomatici o paucisintomatici, perché non si è fatto il tampone e non c'è stata la diagnosi". In conclusione, osserva Palma, "bisogna guardare al futuro e a come si sta evolvendo la situazione con le varianti, per avere un quadro completo quando si ragiona sul vaccinare o meno i ragazzi, e in tempi brevi, contro Covid. Considerando tutti gli elementi, un razionale ce l'ha".