(dott.ssa Rosalba Cannoletta)
Il gruppo di ricerca dell’Associazione Aurora Onlus ha svolto un monitoraggio sugli abusi coinvolgendo un campione di 183 studenti di età compresa tra i 17 e i 18 anni frequentanti le IV e V classi dei seguenti Istituti Superiori: Istituto Tecnico Industriale, Liceo Artistico, Liceo linguistico-Socio-Psico-Pedagogico

LO STRUMENTO DELLA RICERCA
Lo strumento utilizzato è stato il questionario elaborato dagli esperti dell’Associazione S.O.S INFANZIA O.N.L.U.S. di VICENZA, rigorosamente anonimo e composto da 20 domande e da uno spazio per esprimere pareri e commenti personali, divise in 5 parti:
- Dati demografici, sesso, composizione della famiglia e tipo di scolarizzazione dei genitori;
- Conoscenze e idee ricevute in merito agli abusi sessuali;
- Informazioni sull’avvenimento di abusi subiti;
- Informazioni sulle circostanze di abuso, la sua durata, la sua persistenza, l’età della vittima e dell’abusante, il sesso dell’abusante, la relazione tra vittima e abusante e la rivelazione dell’abuso da parte della vittima e le conseguenze avute;
- Informazioni sulla valutazione del questionario
LE FASI DELLA RICERCA
La ricerca si è svolta in tre fasi:
- Nella prima fase, si è proceduto all’azione informativa su un totale di 12 classi riguardante le motivazioni, gli obiettivi e le finalità del monitoraggio. Sono state fornite spiegazioni e chiarimenti in merito ai concetti di abuso, violenza fisica e psicologica, al fine di garantire una buona conoscenza dei termini, ricavando quindi dati il più possibile attendibili e creando al contempo un’interazione positiva con gli studenti.
- La seconda fase ha visto la somministrazione dei questionari in ogni singola classe. Prima della compilazione sono stati ripresi i concetti delle diverse tipologie di abuso, ribadendo la finalità del monitoraggio, garantendone la riservatezza e l’anonimato e invitando gli alunni a compilare il questionario individualmente. E’ stato anche sottolineato il carattere facoltativo dell’iniziativa, per cui è stato possibile scegliere se aderire o meno, senza peraltro motivarne il rifiuto. Il questionario è stato compilato in presenza di un’assistente sociale e di una psicologa.
- L’ultima fase ha riguardato l’elaborazione e l’analisi dei dati. Prima di passare ai grafici è necessario sottolineare che a ciascun studente è stata data la possibilità di fornire più risposte ad ogni singola domanda.
CONCLUSIONI E OBIETTIVI
La maggior parte degli studenti ha ritenuto utile e interessante il questionario. Dai risultati si evince, però, che sono molto rari i casi in cui la violenza è stata denunciata alle Autorità. E’ forse qui che dovremmo riflettere e chiederci il perché, se per vergogna, per paura, perché non ci si sente abbastanza tutelati dal nostro sistema giuridico, o perché ancora oggi si continua a negare l’esistenza di un fenomeno invece così evidente.
Probabilmente esiste ancora una scarsa informazione riguardo al fenomeno e come tutte le cose che non conosciamo, esso ci fa paura. Parlarne ci terrorizza, costa troppo alla nostra parte emotiva, ed è per questo che risulta più facile negare. Così gli studenti, ad una domanda aperta, hanno espresso l’esigenza di un ulteriore approfondimento della tematica, riconoscendo l’importanza ed il bisogno dell’ascolto da parte di personale specializzato, unitamente alla necessità di un sistema sanzionatorio più severo e forse più giusto.
Il prossimo obiettivo sarà quindi:
- Favorire una presa di coscienza più ampia e più adeguata del fenomeno;
- Creare programmi di formazione e informazione rivolta ai giovani e alle figure genitoriali;
- Realizzare attività di prevenzione del fenomeno degli abusi.