“La rimborsabilità del farmaco acalabrutinib da parte dell’Aifa per i pazienti con leucemia linfatica cronica può veramente cambiare la loro vita. Prima di tutto perché il farmaco è approvato per tutti i pazienti con leucemia linfatica cronica, sia quelli che non hanno mai avuto un trattamento precedente
“La leucemia linfatica cronica è la più frequente nel mondo occidentale - spiega Ghia – colpisce soprattutto persone anziane, l’età media è di 72 anni, anche se purtroppo vediamo anche molte diagnosi su pazienti più giovani. La malattia non ha bisogno di essere trattata immediatamente perché è una malattia indolente, il paziente va seguito per molti anni prima che abbia bisogno di una terapia. Stiamo vivendo in periodo di passaggio graduale dai trattamenti immuno-chemioterapici alle terapia personalizzate e biologiche che sono estremamente efficaci e con meno effetti collaterali”.
In questo quadro il vaccino anti-Covid è fondamentale per chi è a contatto con pazienti affetti da leucemia linfatica cronica: “Sono i pazienti a dire a noi non malati di vaccinarci – conclude Ghia – perché il loro sistema immunitario non offre una risposta vaccinale. Per questo è importante creare attorno a loro una barriera protettiva”.