Oncologo Ghia: 'acalabrutinib migliora vita pazienti con leucemia linfatica'
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Lun, Mag

Oncologo Ghia: 'acalabrutinib migliora vita pazienti con leucemia linfatica'

Salute e Benessere
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“La rimborsabilità del farmaco acalabrutinib da parte dell’Aifa per i pazienti con leucemia linfatica cronica può veramente cambiare la loro vita. Prima di tutto perché il farmaco è approvato per tutti i pazienti con leucemia linfatica cronica, sia quelli che non hanno mai avuto un trattamento precedente

sia per chi ha già avuto cure. I pazienti hanno quindi accesso a questo farmaco in qualsiasi fase della loro malattia. Il farmaco è orale e va preso tutti i giorni, il fatto di essere ben tollerato rende possibile di avere una qualità di vita ottimale per molti anni”. Così Paolo Ghia, professore di Oncologia medica all’Università Vita-Salute San Raffaele, in occasione della conferenza stampa organizzata da AstraZeneca a Milano. 

“La leucemia linfatica cronica è la più frequente nel mondo occidentale - spiega Ghia – colpisce soprattutto persone anziane, l’età media è di 72 anni, anche se purtroppo vediamo anche molte diagnosi su pazienti più giovani. La malattia non ha bisogno di essere trattata immediatamente perché è una malattia indolente, il paziente va seguito per molti anni prima che abbia bisogno di una terapia. Stiamo vivendo in periodo di passaggio graduale dai trattamenti immuno-chemioterapici alle terapia personalizzate e biologiche che sono estremamente efficaci e con meno effetti collaterali”. 

In questo quadro il vaccino anti-Covid è fondamentale per chi è a contatto con pazienti affetti da leucemia linfatica cronica: “Sono i pazienti a dire a noi non malati di vaccinarci – conclude Ghia – perché il loro sistema immunitario non offre una risposta vaccinale. Per questo è importante creare attorno a loro una barriera protettiva”. 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.