(Adnkronos) - Le differenze nell'uso delle mascherine sui luoghi di lavoro al chiuso nel pubblico e nel privato "sono incomprensibili perché non è che nel primo non c'è il rischio di contagiarsi e nel secondo sì". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor
A preoccupare l'infettivologo è "la confusione che si genera negli italiani con questi messaggi, così hanno la sensazione che il dispositivo non serva più".
"I dati epidemiologici indicano che siamo di fronte a una discesa molta lenta della curva, molto più lenta rispetto allo stesso periodo del 2021 - sottolinea l'esperto - Questo testimonia che il virus circola abbondantemente e con una altissima trasmissibilità, non siamo fuori pericolo e dobbiamo ancora vigilare ed essere prudenti nei comportamenti quotidiani".