(Adnkronos) - “Avelumab rappresenta la pipeline più importante per la nostra azienda, la più grande nel campo dell’oncologia: si occupa di combattere il tumore della vescica e noi lo facciamo per i pazienti, principalmente uomini, che ne hanno bisogno. L’alleanza con Pfizer per noi significa chiaramente
“Noi abbiamo già lavorato in questa area – sottolinea Kirsten - quella della lotta ai tumori, soprattutto perché rappresentano un investimento a lungo termine. La prima volta che abbiamo sviluppato un farmaco in oncologia era 18 anni fa e ora avelumab per combattere il tumore della vescica”.
“La nostra attività, la nostra azienda è guidata principalmente dalla ricerca che è il più grande interesse di Merck: in Italia in particolare noi abbiamo più di 16 centri che ci hanno fornito i dati per questo studio e prima di ottenere la rimborsabilità di avelumab avevamo già dato un accesso precoce al farmaco a 470 pazienti, semplicemente in base al nostro desiderio di aiutarli ancora prima di avere la registrazione ufficiale dall’Aifa", conclude.