Altroconsumo, +59% siti farmacie e parafarmacie ma criticità normative
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Dom, Mag

Altroconsumo, +59% siti farmacie e parafarmacie ma criticità normative

Salute e Benessere
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(Adnkronos) - In tre anni, dal 2019 ad oggi, i siti online di farmacie e parafarmacie autorizzati alla vendita hanno registrato un incremento del 59%, ma se "rappresentano un’importante opportunità di risparmio restano" ancora delle "criticità sull’applicazione delle norme". È quanto emerge da un’indagine

condotta da Altroconsumo, secondo la quale "la pandemia ci ha costretti a cambiare le nostre abitudini ed esperienze d’acquisto, in particolar modo quando si tratta di medicinali" ma "è necessario fare attenzione, poiché quando si parla di medicine è fondamentale agire in tutta sicurezza. Oltre al portafoglio, potremmo rischiare di danneggiare anche la nostra salute". Al fine di guidare i consumatori nella scelta del miglior servizio online, Altroconsumo ha dunque condotto un’inchiesta su 27 siti di farmacie e parafarmacie, evidenziandone le criticità che dovrebbero essere risolte.  

Ad esempio, uno tra i principali punti dolenti - riferisce l'associazione - è la mancanza di controllo sul numero di confezioni acquistate. Inoltre, spesso non c’è corrispondenza tra il prezzo online e quello applicato nel relativo punto vendita. In altri casi, l'esercizio fisico che deve essere collegato al sito è introvabile o è difficile poter contattare un farmacista in caso di necessità. Sono quindi necessarie direttive più chiare e maggiori controlli per non rendere vana la normativa: per segnalare la persistenza di questi problemi, Altroconsumo ha inviato i risultati dell’inchiesta a tutte le istituzioni coinvolte.  

Affinché una farmacia o una parafarmacia possa vendere online – spiegano da Altroconsumo - al sito deve corrispondere un esercizio commerciale fisico sul territorio, autorizzato dalle autorità, con tanto di logo del ministero della Salute che indica 'Clicca qui per verificare se questo sito web è legale'. E questo dovrebbe apparire solo sulle pagine relative ai farmaci e non su quelle in cui si vendono cosmetici, integratori o altro. Dai risultati dell’inchiesta emerge che, invece, dei 27 siti analizzati, solo 16 lo hanno ovunque. Inoltre, solo 4 danno esplicitamente la possibilità di contattare un operatore sanitario.  

Il campione dell’indagine è stato rilevato sulla base di 3 criteri: sono stati presi in considerazione i siti che dispongono di un alto numero di farmaci, quelli che compaiono nelle prime pagine dei risultati dei motori di ricerca e quelli che erano risultati più convenienti nella precedente inchiesta di Altroconsumo del 2019.  

L'inchiesta ha riscontrato anche una differenza significativa a livello di prezzo: il farmaco online risulta meno caro rispetto al prezzo indicativo, bisogna però fare attenzione al costo delle spese di spedizione. L’indice di convenienza è ottenuto tramite l'elaborazione dei prezzi rilevati. Indice 100 indica la farmacia online più conveniente. Se l’indice è 110, per esempio, significa che i prezzi sono del 10% più cari rispetto al sito più economico. Infine, trattandosi di prezzi volatili, Altroconsumo consiglia di fare sempre un giro tra diverse farmacie online prima di acquistare: un’operazione che, rispetto alle farmacie fisiche, risulta di gran lunga più rapida. Infatti, tra i farmaci presi in considerazione nei siti messi alla prova dall’inchiesta, i 3 con le differenze di prezzo maggiori da un sito all’altro (dati rilevati a luglio 2022) sono: al primo posto, Iridina con una differenza del 286%, passando da un prezzo minimo di 3,30 euro a quello massimo di 9,45. Segue Flector, con una differenza del 216%, passando da 6,90 euro di un sito a 14,50 euro di un altro. Al terzo posto, Maalox Plus passa da 4,84 euro fino a 8,55 con una differenza del 176%.  

Il diritto di recesso - ricorda Altroconsumo - non vale per farmaci, dispositivi medici e in generale per i prodotti che possono deteriorarsi o scadere rapidamente. In aggiunta, è possibile poter detrarre gli acquisti di farmaci e dispositivi medici dalla dichiarazione dei redditi, bisogna però verificare che il sito consenta di digitare il proprio codice fiscale. Infine, allo scopo di evitare interazioni pericolose – conclude - è necessario fare attenzione se si assumono altri farmaci o si hanno dubbi, contattando il proprio medico e/o la farmacia per chiedere se i farmaci che stai per ordinare possono interagire in modo nocivo.  

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.