Danza, Abbagnato plaude Sangiuliano su ripristino corpi di ballo Fondazioni
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Danza, Abbagnato plaude Sangiuliano su ripristino corpi di ballo Fondazioni

Spettacoli
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(Adnkronos) - Accanto a lei anche Luciano Cannito, Vladimir Derevianko, Beppe Menegatti. Il sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma Francesco Giambrone: "Occorrono risorse adeguate e soprattutto, in una logica di revisione dei criteri di assegnazione del Fus, dovrebbero essere introdotti criteri premianti per chi ha un corpo di ballo, non penalizzanti".

L'étoile di Palais Garnier Eleonora Abbagnato direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma - (foto Fabrizio De Blasio)
L'étoile di Palais Garnier Eleonora Abbagnato direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma - (foto Fabrizio De Blasio)

 

Da Eleonora Abbagnato a Vladimir Derevianko la grande danza plaude all'annuncio del ministro della Cultura: lavorare al ripristino dei corpi di ballo all'interno delle Fondazione lirico-sinfoniche. Un tempo erano 14, oggi si sono ridotti a 4. "Notizia straordinaria quella del ministro Sangiuliano di ripristinare i corpi di ballo negli enti lirici. Avrà un effetto a catena nel settore, maggiore competitività, innalzamento della qualità dei danzatori, lavoro ai giovani all'interno di un' arte che negli anni è stata ingiustamente penalizzata - dichiara all'Adnkronos Beppe Menegatti, regista, marito di Carla Fracci, con la moglie decano della direzione delle compagnie di balletto nelle Fondazioni lirico-sinfoniche, dall'Arena di Verona al Teatro dell'Opera di Roma. "Potremmo riportare in Italia, nei nostri palcoscenici, meravigliosi talenti in forza nei maggiori teatri del mondo - aggiunge Menegatti - Un proposta lodevole, quella del ministro della Cultura, lo ripeto. Era il sogno di mia moglie, Carla Fracci accanto a quello di creare, per la prima volta nel nostro Paese, una compagnia nazionale di danza che potesse far circuitare le eccellenze della danza made in Italy. Ho fiducia nel nuovo ministro della Cultura- conclude- Spero che il nostro sogno possa trasformarsi realtà".

"Incontrerò prestissimo il ministro Sangiuliano. Sentire che c'è la volontà politica di ripristinare i corpi di ballo negli enti lirici italiani fa bene alla danza - interviene Eleonora Abbagnato, già étoile di Palais Garnier e oggi alla guida del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma - Potremmo evitare la diaspora di molti giovani ballerini italiani nelle maggiori compagnie del mondo. Accade anche a me al Teatro dell'Opera di Roma. Il livello di coloro che si presentano alle audizioni e' spesso molto alto. Ma ho una pianta organica da rispettare e non posso offrire contratti illimitati". E ricorda ancora Eleonora Abbagnato: "Hanno chiuso i corpi di ballo dei teatri di Firenze, Verona, e prima ancora di Genova e Trieste. Mi è capitato di danzare come guest. E' assurdo. Bisogna scommettere sulle compagnie degli enti lirici. Nonostante l'enorme lavoro e la fatica - confessa la celebre étoile - abbiamo a Roma 70 danzatori stabili. Siamo sotto i riflettori di tutti e i risultati si vedono. Quando sono arrivata nella capitale nulla era scontato".

"La proposta di riapristinare all'interno degli enti lirici i corpi di ballo dismessi è un'ottima notizia. Grazie ministro Sangiuliano. Riaprire le compagnie di balletto nei teatri italiani significa divulgare e incentivare cultura nelle nostre città d'arte - confessa Vladimir Derevianko, una delle star del balletto mondiale, già alla guida della compagnia di balletto del Teatro dell'Opera di Dresda e del Maggiodanza, il complesso del Maggio Musicale fiorentino. "Ricreare i corpi di ballo, ripeto, significa scommettere in cultura, sostenere un'arte che è sempre esistata, dalla notte dei tempi, e che negli ultimi anni, è stata dimezzata, azzerata. Una danza usa e getta - prosegue l'artista di origine russa- In molti teatri non si è seminato, non si è investito e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Lunga vita al ministro Sangiuliano. Se questo è l'inizio - conclude- Siamo sulla buona strada".

"Bene il recente annuncio del ministro Sangiuliano sul ripristino dei corpi di ballo negli enti lirici. Discontinuità rispetto al passato, ad una visione della politica culturale vecchia, noiosa, stantia. Una presa di posizione che scardina preconcetti e luoghi comuni" - spiega Luciano Cannito alla guida del Roma City Ballet Company, per anni direttore della compagnia di balletto del Teatro San Carlo di Napoli. "Tutti i grandi enti lirici in Europa hanno corpi di ballo importanti - aggiunge - Con il ministro Sangiuliano, dunque, la danza avrà pari dignità con le altre arti e il nostro Paese potrà continuare a lavorare sull'eccellenza".

Più strutturato e ricco di spunti di riflessione il commento di sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma Francesco Giambrone, presidente Agis, già presidente Anfols- Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche. "Il ripristino dei corpi di ballo all'interno delle Fondazioni lirico -sinfoniche è un tema che non si può più eludere, tanto meno ritardare. Senza la danza l'offerta dei nostri teatri sarebbe più povera. Speriamo si possa arrivare, al più presto, ad atti concreti, incentivando le Fondazioni a riaprire le loro compagnie. Una notizia positiva, dunque, l'annuncio del ministro Sangiuliano dinanzi alle Commissioni Cultura di Camera e Senato- prosegue - Ma occorrono risorse adeguate e soprattutto, in una logica di revisione dei criteri di assegnazione del Fondo Unico dello Spettacolo, dovrebbero essere introdotti criteri premianti per chi ha un corpo di ballo, non penalizzanti. Le recite in cartellone di un'opera valgono, per esempio, quasi il doppio di una recita di balletto".

Il sovrintendente Francesco Giambrone confessa poi di essere stato sempre molto fortunato. "Nella mia carriera ho guidato teatri che avevano al loro interno corpi di ballo e ho sempre lottato perchè non venissero chiusi - ricorda - Una Fondazione è grande se contempla tutte le sue componenti, l'orchestra, il coro e naturalmente la danza. Il corpo di ballo dà maggiore forza ad un teatro, 'partecipa' ad una capacità progettuale piena, solida. E poi la danza è un'arte trasversale a tutti. Dare dignità alla danza- prosegue Giambrone - è stata la grande battaglia di Carla Fracci ereditata ora da Roberto Bolle, Alessandra Ferri, Eleonora Abbagnato". Il sovrintendente Giambrone lancia una proposta. "Le Fondazioni che non hanno corpi di ballo utilizzino per la loro programmazione le compagnie delle altre Fondazioni. Servirebbe a fare ballare di più i corpi di ballo facendoli circuitare", conclude.

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