Bizzarri: "Politica considera comici avversari, in Rai nessun programma di satira"
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Dom, Mag

Bizzarri: "Politica considera comici avversari, in Rai nessun programma di satira"

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“Ciò che mi fa più ridere è che la politica consideri i comici degli avversari. Se fai una battuta su Gasparri sei un comunista, mentre se la fai sulla Schlein sei fascista. Perché c’è un’ignoranza di fondo che non permette di capire la differenza fra chi fa il mio mestiere e chi ricopre la carica di senatore.

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Purtroppo ci sono dei senatori che vorrebbero fare i comici e c’è un comico che ha fatto politica: tutto ciò ha creato un disagio e una commistione di cose che dovrebbero restare ben separate. Fra politica e satira dovrebbe esserci un solco invalicabile”. Lo sottolinea Luca Bizzarri, in questi giorni in tournée con un monologo che rivisita il successo del podcast 'NonHannoUnAmico', intervistato da Massimo Balsamo oggi sulle pagine de 'La Ragione'.

Tutt’altro che spaventato dal politicamente corretto, Bizzarri dice: “Le indignazioni durano in media 24 ore: ogni tre giorni ce n’è una, non hanno molto valore”.

Sulla Rai e le incursioni della politica: “Banalmente, ci è stato chiuso un programma su Rai2 che andava benissimo, 'Quelli che dopo il tg', per sostituirlo con un altro che fa la metà dei suoi ascolti. Ma non me ne sono lamentato all’epoca e non me ne lamento adesso, ci sta. Purtroppo la politica nella televisione pubblica ha un peso e il risultato è che nella Rai di oggi non c’è nemmeno un programma di satira politica. Fa tristezza, soprattutto perché la televisione pubblica è stata la culla dei programmi di satira politica. Non mi riferisco a chi è al governo adesso – questo aspetto riguarda gli ultimi dieci anni – ma purtroppo la politica è diventata allergica alla satira. Anche se la mia paura è che questi politici non la capiscano proprio, il che è molto peggio”.

Sul sodalizio decennale con il collega Paolo Kessisoglu: “Abbiamo realizzato cose belle e cose brutte, ma quello è normale, soprattutto se sono così tante. Quel che mi fa più piacere è di essere riuscito a toccare tutti gli ambiti della mia professione: il doppiaggio dei cartoni animati, il Festival di Sanremo, la satira politica, il programma di calcio, la prima serata di Rai1. E questo è uno dei motivi per cui Paolo e io duriamo da così tanto tempo”.

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