Teatro, Compatangelo: "Il mio 'Beethoven' rifiuta la guerra, invoca la pace"
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Mer, Mag

Teatro, Compatangelo: "Il mio 'Beethoven' rifiuta la guerra, invoca la pace"

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(Adnkronos) - Un musical da camera, un concerto che si fa rappresentazione scenica, una pièce in musica dedicata al divino Beethoven. E' l'ultimo lavoro della drammaturga e scrittrice, una delle ultime allieve di Eduardo de' Filippo,

Il Trio Metamorphosi in tournée in Italia con 'Beethoven in  Vermont', un musical da camera firmato da Maria Letizia Compatangelo
Il Trio Metamorphosi in tournée in Italia con 'Beethoven in Vermont', un musical da camera firmato da Maria Letizia Compatangelo

Maria Letizia Compatangelo che firma 'Beethoven in Vermont' in scena con il Trio Metamorphosi (Mauro Loguercio al violino, Francesco e Angelo Pepicelli al violoncello e pianoforte) protagonisti di una lunga tournée nei maggiori teatri italiani che vedrà lo spettacolo in cartellone a Milano (27 settembre, Teatro Lirico), Firenze (22 ottobre, La Pergola), Termoli (5 novembre), Napoli (9 novembre, Teatro Sannazzaro), Gioiosa Ionica (12 novembre, Teatro Comunale), Campobasso (27 gennaio 2024 Teatro Comunale), Bari (30 gennaio Teatro Piccinni). 

"La pièce - racconta all'Adnkronos Maria Letizia Compatangelo - ripercorre l'inaugurazione del Marlboro Festival, nato nell'estate del 1951 all'indomani della II Guerra Mondiale per iniziativa di tre musicisti esuli dalla Germania nazista, Adolf e Herman Busch, Rudolf Serkin. Una scommessa, una sfida, la loro, la memoria di un vissuto personale, che si fa rappresentazione scenica, all'interno di una storia che ne ha segnato l'esistenza e le scelte, soprattutto quelle artistiche".  

"Il rifiuto del nazismo, l'esilio volontario e l'emigrazione negli Stati Uniti, il trauma di una guerra e di un Nazione di cui si sentono ancora figli - aggiunge l'autrice- Ferite aperte che solo la musica potrà forse un giorno rimarginare. 'E' cercando la bellezza e costruendo la bellezza che un artista combatte', dirà uno dei miei musicisti- interpreti -attori, per la prima volta in questo doppio ruolo in un'avventura assolutamente vincente".  

Il Festival di Marlboro, dopo la sua creazione, è diventato punto di riferimento di generazioni di giovani e talentuosi musicisti, che giungono da tutto il mondo in un confronto animato e entusiasta tra allievi, maestri, celebri virtuosi e direttori d'orchestra. Uno spettacolo in parte 'politico', ma sicuramente con un afflato civile. "Ho trasformato i miei tre straordinari musicisti in attori, ho rielaborato le note in linguaggio e pensiero, catapultandomi nell'universo poetico di Beethoven, l'autore dell'Inno alla gioia, adottato dal Consiglio d'Europa nel 1972 come Inno d'Europa".  

"Ancor oggi - spiega Maria Letizia Compatangelo - c'è in fondo bisogno di arte e rinascita, di sostegno e partecipazione tra i popoli. Galeotta fu l'inaugurazione del Festival di Marlboro e la scelta di portare in scena ad opera del Trio Busch-Serkin l'opera 97, 'L'arciduca', l'ultimo trio del sommo compositore tedesco, una sorta di ponte verso i suoi futuri capolavori. Un debutto - conclude la nota scrittrice e drammaturga - come auspicio di condivisione e dialogo tra i popoli anche e soprattutto attraverso l'arte e la musica". 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.