(Adnkronos) - La solita Juventus degli ultimi 2 anni? I bianconeri di Massimiliano Allegri cadono malamente contro il Sassuolo, incassano un pesantissimo 4-2 per la prima sconfitta in campionato. Il flop, condito da una serie impressionante di
errori, riapre il dibattito - forse non ancora il 'processo' - sulla qualità della rosa e sulla gestione dell'allenatore, chiamato al riscatto dopo due anni caratterizzati da risultati mediamente deludenti.
La Juve, a Reggio Emilia, si è fatta male da sola con errori grossolani. In porta, Szczesny ha di fatto regalato un gol e mezzo ai neroverdi. La quarta rete dei padroni di casa è un'autorete di Gatti in stile 'Mai dire gol'. In mezzo, però, c'è una prestazione che per certi versi ha riproposto un copione arcinoto. La Juve è partita con atteggiamento aggressivo, la prima papera di Szczesny ha spezzato l'equilibrio, ripristinato al 20' dall'autorete di Vina. I successivi 70 minuti di partita, però, suonano come un campanello d'allarme. La Juve quest'anno non gioca le Coppe, ha a disposizione una settimana intera per preparare una singola partita a livello tattico, mentale, atletico.
Eppure, riesce ancora a infilarsi in lunghi tunnel in cui si perdono i giocatori che hanno evidenti limiti tecnici e in cui si smarriscono anche i leader o presunti tali. Il gol del 2-1 del Sassuolo, realizzato da Berardi, è un concentrato collettivo di errori e orrori: il rientro dei bianconeri in fase difensiva è una ritirata sgangherata, ognuno per conto proprio e libertà per il capitano emiliano di mirare e calciare.
La fase offensiva della Vecchia Signora, a tratti favorita da un atteggiamento aggressivo e da un pressing organizzata, appare spesso (sempre?) vincolata alle fiammate dei singoli. Vlahovic ha avuto una chance e l'ha sbagliata. Chiesa, impeccabile in avvio di stagione, ha firmato il provvisorio 2-2 confermandosi efficace a livelli estremi: 4 gol in 5 partite. Dal secondo pareggio, arrivato al 78', la Juve è sostanzialmente uscita dal campo. Il Sassuolo ha rimesso la testa avanti complice il secondo 'quasi regalo' di Szczesny e ha chiuso i conto con l'harakiri di Gatti nel recupero. "Troppa euforia", aveva avvertito Allegri prima del match. "Abbiamo giocato una partita farfallina", ha detto alla fine della partita. L'allenatore aveva previsto un passo falso che si è verificato. Colpa di una rosa che ha buchi e lacune, è la difesa d'ufficio fondata degli allegristi. Legittimo chiedersi, però, quale debba essere il contributo di un allenatore che individua i rischi ma evidentemente non trova correzioni e contromisure contro avversari sulla carta nettamente inferiori.