(Adnkronos) - "Se gestito bene da tutte le parti in causa: coach, club e federazione il doppio impegno di Pozzecco può essere un vantaggio per tutti e io penso che sarà così". Lo dice all'Adnkronos l'ex allenatore
dell'Olimpia Milano Dan Peterson in merito al doppio incarico del ct della Nazionale italiana Gianmarco Pozzecco che allenerà anche il club francese dell'Asvel Villeurbanne. "Gianmarco ha fatto un ottimo lavoro sulla panchina della Nazionale nelle ultime due estati con i quarti di finale conquistati all'Europeo 2022 e al Mondiale 2023 e meritava di poter guidare un club di Eurolega -aggiunge Peterson-. Ricordo che Gianmarco non ha mai allenato in Eurolega nella sua carriera e per lui potersi confrontare in una manifestazione di altissimo livello con i coach migliori d'Europa sarà un'ottima palestra".
"La federazione negli ultimi 25 anni si è già trovata a gestire dei ct che allenavano anche i club, è già accaduto con Tanjevic, Recalcati, Pianigiani, Messina e Sacchetti e hanno saputo svolgere un lavoro quasi sempre proficuo. I tempi cambiano e il doppio incarico è una realtà in quasi tutte le nazionali più forti al mondo. I collaboratori di Pozzecco lo terranno costantemente aggiornato sulla condizione dei giocatori azzurri e con l'aiuto della tecnologia non credo ci saranno problemi", conclude l'ex coach dell'Olimpia Milano.
Il doppio incarico "mi ha sorpreso, perché il presidente Petrucci ha sempre appoggiato il tempo pieno. Ma evidentemente se hanno deciso così avranno pensato ambedue che è il modo migliore di procedere. Conoscendo il carattere di Pozzecco non poteva stare fermo tutti questi mesi prima del prossimo impegno con la nazionale", è invece l'opinione di Dino Meneghin.
"Spero che abbia il tempo di disegnare le nostre partite, sarà un doppio lavoro e sarà molto faticoso. Va ad allenare una squadra che fa l'Eurolega, sarà una fatica pazzesca, e spero che avrà il tempo di valutare di persona le nostre partite, anche se avrà i suoi assistenti. Ma lui è un appassionato e troverà il tempo, per il bene di tutti: della sua squadra e della nazionale italiana", ha concluso Meneghin.