Il vice presidente di Samsung Electronics Jay Y. Lee riceverà la grazia presidenziale lunedì prossimo, come annunciato dal ministero della Giustizia in Sud Corea.
Lee è stato rilasciato in libertà vigilata l’anno scorso dopo aver scontato 18 mesi in carcere, accusato di aver tentato di corrompere l’ex presidente del Paese, Park Geun-hye. A Lee era stato vietato di lavorare per cinque anni, e gli era stata ridotta la libertà di viaggiare, ma ora il perdono dello stato permetterà al 54enne di tornare in forza al vertice dell’azienda. Lee, nipote del fondatore di Samsung, col suo ritorno dovrebbe sbloccare diverse situazioni interne alla compagnia, e accelerare le decisioni su nuovo stabilimenti da aprire e nuove strategie da adottare per ragionare la crisi di approvvigionamento dei chip, oltre ad affrontare le difficoltà derivate da pandemia e inflazione. Un portavoce del governo coreano ha fatto sapere che la grazia per i leader delle grandi aziende tecnologiche è necessaria per affrontare la crisi economica, creare posti di lavoro e rendere competitivo il Paese in uno dei settori principale per la Corea del Sud.
