Lollobrigida, 'bene Dop economy ma filiere possono crescere ancora, da vino a olio' 
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
04
Sab, Mag

Lollobrigida, 'bene Dop economy ma filiere possono crescere ancora, da vino a olio' 

Economia
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - "Investire sulla qualità è l'obiettivo del nostro governo e di tanti imprenditori italiani che capiscono il valore aggiunto, in termini di qualità non ci batte nessuno. I prodotti Dop devono essere raccontati nelle loro specificità territoriali perché questo attrae turismo e crea un'economia

diffusa". Lo ha affermato il ministro dell'Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida a margine della presentazione del XXI Rapporto Ismea Qualivita sulle settore dei prodotti Dop e Igp, che nel 2022 ha tagliato il traguardo dei 20 miliardi di euro di fatturato. Tuttavia, ha osservato il ministro, ci sono filiere legate a territori che possono crescere ancora.  

"Il vino può crescere ancora molto in termini orizzontali, - ha sottolineato il ministro - nel senso che abbiamo verticalità date da tre regioni in particolare che in termini assoluti hanno il maggior mercato anche in termini internazionali, Veneto, Toscana e Piemonte e quello che si può fare è mettere in condizione anche le altre regioni di seguire questo esempio, nel settore del vino ma anche per l'olio, i formaggi, i dati che abbiamo sull'export ci dicono che il formaggio cresce dell'11% in Francia, ad esempio, non sarebbe territorio facile da conquistare per un prodotto del quale i francesi sono competitivi".  

"L'olio d'oliva non ci vede essere produttori quantitativi ma a livello di qualità abbiamo una disponibilità di cultivar eccezionale, maggiore di qualsiasi altra nazione e quindi entrare in un mercato di alto livello permette di avere una reddittività maggiore e quindi una competitività in termini di valore più elevata" ha concluso Lollobrigida.  

"Abbiamo qualche nemico in casa...Ranucci, non riesco a comprendere lo chiamerò per sapere perché dobbiamo avere sulla tv di Stato persone che aggrediscono i nostri prodotti?". ha poi aggiunto Lollobrigida a proposito del conduttore di Report Sigfrido Ranucci che con la sue inchieste giornalistiche su Rai 3 mette a nudo distorsioni, truffe e quanto altro anche nel campo agroalimentare.  

"Ma che ci vuole a dire che si tratta di un caso su 3mila per il prosciutto o un caso su 10mila per il vino che si comporta in maniera irregolare, e magari chiamare i nostri Carabinieri, i nostri dell'Ispettorato del Controllo qualità e repressione Frodi o la Guardia di Finanza e chiedere come è il sistema Italia? Per dare un'idea che a fronte di qualcuno che non si comporta correttamente ci sono migliaia di persone che invece valorizzano con il loro lavoro e impegno una filiera che è sicura", ha rimarcato il ministro.  

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.