Spettacoli - il Centro Tirreno
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Mar, Mag

Spettacoli

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Sarà una vera e propria tre giorni per ricordare Raffaella Carrà, morta il 5 luglio all'età di 78 anni, dopo una malattia su cui è stato tenuto a lungo il massimo riserbo. L'addio dell'Italia alla regina della tv, showgirl e cantante, comincerà oggi e si concluderà il venerdì 9 luglio, sempre a Roma, con i funerali alle 12 nella chiesa di Santa Maria in Ara Coeli al Campidoglio.

Si svolgerà il 16 e il 17 luglio la prima edizione del Tito Film Festival, il primo festival della gratitudine, che quest’anno si terrà in Umbria, a Costacciaro (Perugia) e avrà come madrina Claudia Gerini. La direzione artistica è affidata a Emanuele Sabetta, direttore creativo di Direct 2 Brain, creative factory tra le più affermate del panorama nazionale.

I funerali di Raffaella Carrà si terranno venerdì alle 12 nella chiesa di Santa Maria in Ara Coeli al Campidoglio. Ma prima la città le renderà omaggio con un corteo funebre che partirà domani alle 16 dall'abitazione dell'artista, in via Nemea 21, e toccherà tutti i luoghi professionali a cui la suacarriera è più legata (Auditorium Rai del Foro Italico, via Teulada, Teatro delle Vittorie e viale Mazzini) per concludersi in Campidoglio dove verrà allestita la camera ardente dalle 18 fino alla mezzanotte di giovedì. 

"E' così palese che il popolo è a favore del disegno di legge Zan, della libertà di ciascuno di essere come sente, che non potrà che diventare legge". E le tensioni nella maggioranza a causa del provvedimento? "Sono solo deviazioni, a mio parere, dai veri problemi che ci sono da affrontare adesso in Italia, problemi seri che riguardano anche i beni di prima necessità per tante persone".

“È un colpo al cuore, un colpo orrendo che arriva totalmente inaspettato”. Sophia Loren descrive con queste parole il proprio sentimento nell’apprendere la notizia della morte di Raffaella Carrà. “Prima di quella bella intervista, nel corso di ‘A raccontare comincia tu’ – dice la Loren -

La Rai intitoli a Raffaella Carrà l'Auditorium del Foro Italico. A lanciare la proposta sui social è Milly Carlucci, la conduttrice che insieme a Raffaella ha frequentato di più lo studio Rai del Foro Italico. "Sto guardando con emozione Carramba che Sorpresa su Rai1, sarebbe bello intitolare l'Auditorium Rai del Foro

Raffaella Carrà e i due grandi amori della sua vita. L'icona della tv italiana è infatti stata legata sentimentalmente per un lungo periodo con il regista e conduttore tv Gianni Boncompagni, autore dei suoi maggiori successi musicali, e per un altrettanto lungo periodo con il coreografo e regista Sergio Japino.

"Mi è arrivato un whatsapp, ho aperto distrattamente così come si fa sempre, come fanno tutti. Stai facendo altro e parte il suono. Ho letto che Raffaella non c'era più. L'ho letto, riletto e ho pensato: 'Non è vero'. Ho pensato la cosa giusta, perché una come lei non muore mai.

"Sono molto sconvolto, disorientato. Come quando si perde un punto di riferimento: ecco mi sento così". Sono le parole con cui Fabio Fazio descrive le sue emozioni all'Adnkronos nel giorno della scomparsa di Raffaella Carrà. "Un punto di riferimento -prosegue Fazio- che nel mio caso è anche un punto di riferimento storico, perché coincide con il primo giorno di televisione, l'inizio della mia carriera".

'Abbiamo vestito più volte Raffaella Carrà, in tv e in privato, le ho dedicato mostre e retrospettive. Fu la prima show girl ad indossare gilet e bretelle in televisione. Ha rivoluzionato il mondo del piccolo schermo, ha scoperto l'ombelico, ma sapeva bene quello che desiderava in ambiti di moda. Non ha mai delegato nessuno, aveva idee sempre molto, molto chiare".

Raffaella Carrà è stata “un’artista completa”. Lo dice All’AdnKronos Maurizio Costanzo ricordando Raffaella Carrà, scomparsa improvvisamente oggi a 78 anni. “E’ stata una grande figura. Se si pensa al ‘Tuca Tuca’ a ‘Come è bello far l’amor da Trieste in giù’ e a ‘Carramba che sorpresa’ cioè un talk con l’emozione finale. Un mondo”.  

"Il prossimo ospite conduce il programma più popolare sulla tv italiana": Raffaella Carrà ospite di David Letterman nello storico 'Late Night Show', uno dei pilastri della storia del talk show a stelle e strisce. La puntata risale al 1986. 

Con "carrambata" Raffaella Carrà, morta oggi a 78 anni, si è guadagnata un posto anche nel vocabolario della lingua italiana. Il neologismo è nato in seguito al grande successo della trasmissione di Rai 1 "Carramba! Che sorpresa" (1995-97 e 2002) e presto si è diffuso nel linguaggio comune.  

"Tuca, Tuca, Tuca… L'ho inventato io/ Per poterti dire/ Mi piaci, mi piaci, mi piaci, mi piaci, mi pià…" Con il 'Tuca tuca" nel 1971, durante "Canzonissima", il popolare programma del sabato sera della Rai in bianco e nero, Raffaella Carrà, morta oggi all'età di 78 anni, scandalizzò e sedusse l'Italia con una canzone ammiccante e trasgressiva per le regole della tv pubblica dell'epoca.

Prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero, Raffaella Carrà, morta oggi all'età di 78 anni, si era guadagnata il titolo di "regina della televisione italiana" fin dai primi anni '70 sull'onda del grande successo di "Canzonissima". Ma era anche un'icona della musica leggera, riscontrando grandi consensi anche all'estero, soprattutto in Spagna e in America Latina, con oltre 60 milioni di dischi venduti.

Raffaella Carrà è morta. Ad annunciarlo è stato Sergio Iapino, unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti. "Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre", le parole di Iapino. 

Chiara Ferragni coinvolta nella bufera social di Imen Jane? Tutto falso. Fedez, dal proprio profilo Instagram, smentisce seccamente il coinvolgimento della moglie nella vicenda che da due giorni vivacizza i social. L'influencer Imen Jane, in trasferta a Palermo, ha pubblicato un video nel quale una sua amica stigmatizza il comportamento di una commessa di un negozio, 'rea' di non conoscere la storia dell'esercizio in cui lavora.

"Se Silvio Berlusconi diventasse presidente della Repubblica sarebbe bellissimo". Così Lino Banfi affida all'Adnkronos il suo augurio presidenziale a Silvio Berlusconi. "Leggo sui giornali di questa possibilità e ne sarei davvero felice ma glielo chiederò di persona tra pochi giorni, perché lui ogni anno, da quarant'anni, l'11 luglio che è il giorno del mio compleanno, mi telefona e mi dice 'auguri vecchio', perché sono nato poco più di due mesi prima di lui.

I Maneskin sul tetto del mondo. E al top di Spotify. Non si ferma il successo internazionale, esploso con la vittoria all'Eurovision Song Contest, della band romana che oggi guida la global chart di Spotify con il brano 'Beggin'' che si aggira sui 7,5 milioni di stream. L'annuncio è stato in modo ironico sul profilo della stessa band, con un post in cui sono ritratti i quattro componenti del gruppo da bambini e che recita in inglese: "These kids just made it to the first place in the global chart".

Il 6 luglio di 50 anni fa moriva una leggenda della musica mondiale, Louis Armstrong. Armstrong è stato uno dei più famosi musicisti jazz del XX secolo: ha raggiunto la fama inizialmente come trombettista, per poi affermarsi come uno dei più importanti cantanti jazz, capace di arrivare anche al grande pubblico, soprattutto verso la fine della carriera.