Salute e Benessere - il Centro Tirreno
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Dom, Apr

Salute e Benessere

Notizie su salute, medicina e ricerca. Approfondimenti su malattie e terapie, prevenzione e stili di vita

 

Sono 1.278 i contagi da coronavirus in Puglia oggi, 18 aprile, secondo i dati del bollettino della regione. Da ieri, resi noti altri 17 morti. Nel dettaglio, scende la curva dei nuovi contagi rispetto a ieri, a fronte di una diminuzione del numero dei tamponi. In lieve aumento il numero dei decessi, crescono in modo costante i guariti e calano ancora gli attuali positivi e i ricoverati. Come si può osservare nel bollettino epidemiologico quotidiano stilato dalla Regione, sulla base delle informazioni del Dipartimento della salute, 10.201 test, sono emersi 1.278 casi positivi: 474 in provincia di Bari, 96 in provincia di Brindisi, 114 nella provincia Bat, 239 in provincia di Foggia, 137 in provincia di Lecce, 211 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 6 casi di provincia di residenza non nota. 

 

"Noi siamo ancora in guerra, vogliamo capirlo o no?". Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, a Domenica In si sofferma sull'emergenza covid, rispondendo a domande su riaperture, vaccini e terapie. "Sono stati commessi errori dalla comunità scientifica, dalle autorità regolatorie, dalla politica che ha balbettato. Non ha deciso subito e si è nascosta dietro i tecnici, che non devono decidere. Noi siamo ancora in guerra, vogliamo capirlo o no? Il capo dell’armata deve decidere, ascoltando i suoi ufficiali", dice Vaia. 

 

Sono 1.127 i contagi da coronavirus nel Lazio oggi, 18 aprile, secondo i dati del bollettino della regione. Da ieri, registrati altri 25 morti. A Roma, segnalati 500 casi. Nel dettaglio, "su oltre 12 mila tamponi (-3.201) e oltre 15 mila antigenici per un totale di oltre 27 mila test, si registrano 1.127 casi positivi (-251), 25 i decessi (=) e +1.140 i guariti", dice l'assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato. 

 

Sono 147 i nuovi contagi di coronavirus in Basilicata secondo i dati del bollettino di oggi, 18 aprile. Non ci sono stati morti nelle ultime 24 ore. Da ieri sono stati processati 1.357 tamponi molecolari. I lucani guariti o negativizzati sono 80. Aggiornando i dati complessivi, i lucani attualmente positivi salgono a 5.558 (+66), di cui 5.375 in isolamento domiciliare. Sono 15.623 le persone residenti in Basilicata guarite dall'inizio dell'emergenza sanitaria e 479 quelle decedute. 

 

“Stamani mi sono recato in visita insieme al sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna al giovane Lorenzo aggredito ieri nella cittadina laziale. Il ragazzo è costantemente seguito dall’equipe medica di neurochirurgia e chirurgia maxillofacciale dell’azienda ospedaliera San Giovanni. E’ fuori pericolo di vita e la prognosi rimane riservata". Lo dichiara l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. 

 

"Secondo me l'idea del 'pass' è ottima". Lo dice il virologo Roberto Burioni commentando, su Twitter, l'ipotesi di un pass che -con le progressive riaperture- darebbe la possibilità di muoversi liberamente su tutto il territorio nazionale e avere l'accesso a determinati eventi, sia culturali che sportivi. 

 

I dati del coronavirus in Italia oggi 18 aprile, regione per regione, con il bollettino della Protezione Civile e news su contagi covid, ricoveri, decessi. I dati e le ultime notizie dalla Campania -che domani entra in zona arancione- alla Sicilia, dalla Lombardia alla Puglia, dal Veneto al Lazo. I numeri delle regioni: 

 

Sono 958 i nuovi contagi di Coronavirus in Toscana secondo i dati del bollettino di oggi, 18 aprile, anticipati dal governatore Eugenio Giani su Facebook. "I nuovi casi registrati in Toscana sono 958 su 20.407 test di cui 14.362 tamponi molecolari e 6.045 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 4,69% (14,5% sulle prime diagnosi)", fa sapere il presidente della regione, che fa anche il punto della situazione sui vaccini alle persone fragili.  

 

Sono 277 i nuovi contagi di Coronavirus nelle Marche secondo i dati del bollettino di oggi, 18 aprile. Da ieri sono stati processati 3.491 tamponi, l'indice di positività è al 10%. I nuovi casi sono così distribuiti sul territorio: 42 in provincia di Macerata, 53 in provincia di Ancona, 113 in provincia di Pesaro-Urbino, 23 in provincia di Fermo, 31 in provincia di Ascoli Piceno e 15 fuori regione. 

 

Sono oltre tre milioni oggi i morti nel mondo a causa del Covid. Lo rende noto il sito della Johns Hopkins University. Il bilancio totale dei decessi dall'inizio della pandemia ammonta a 3.009.215 mentre i casi hanno raggiunto i 140.457.797. Negli Stati Uniti dall'inizio dell'emergenza si contano oltre 31 milioni di casi e 566.893 morti, in India oltre 14 milioni di casi e 175.649 morti mentre in Brasile si registrano oltre 13,9 mln di casi e 371.678 morti. Il terzo paese più colpito dal covid per numero di morti è il Messico con 212.228 morti (oltre 2,3 mln i contagi). L'Italia è ottava al mondo per numero di contagi (3.857.443) e sesta per il numero di decessi (116.676). 

 

"La soluzione è vaccinare e sapere che non puoi fare certe riaperture se non si vaccina abbastanza". Il professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, a Otto e mezzo si esprime così sulle riaperture annunciate dal governo. "Ora non è comunque tutto chiuso? Certo che non è tutto chiuso. Basta sentire le storie di chi arriva in ospedale e si è preso l'infezione perché il figlio o il nipote ha partecipato a X feste. Gli inglesi hanno fatto una chiusura significativa e hanno vaccinato, vaccinato, vaccinato", dice. 

 

Sono 865 i nuovi contagi da Coronavirus in Piemonte secondo il bollettino di oggi, 17 aprile. Nella tabella si fa riferimento ad altri 25 morti. I guariti sono stati 1.809 nelle ultime 24 ore. Tra le province con il maggior numero di nuovi casi Torino a 386, Alessandria a 189 e Cuneo a 151.  

 

Sono 321 i nuovi contagi da Coronavirus in Liguria secondo il bollettino di oggi, 17 aprile. Nella tabella si fa riferimento ad altri 14 morti. I guariti sono stati 337 nelle ultime 24 ore. Tra le province con il maggior numero di nuovi casi Genova a 162, Savona a 68, Imperia a 46 e La Spezia a 34.  

 

Sono 2.232 i contagi da coronavirus in Campania resi noti oggi, 17 aprile, secondo il bollettino della regione. Da ieri, segnalati altri 12 morti. Tra i nuovi positivi, 1.471 sono asintomatici e 761 sintomatici. I tamponi molecolari effettuati sono 22.075. Tra i decessi, 9 sono avvenuti nelle ultime 48 ore e 3 in precedenza. I pazienti in terapia intensiva sono 145, quelli in area non critica sono 1.532. 

 

Le riaperture e le zone gialle dal 26 aprile, annunciate ieri dal ministero della Salute Roberto Speranza e dal premier Mario Draghi, preoccupano Massimo Andreoni. "Mentre gli altri Paesi del mondo sono ancora in lockdown o stanno lentamente uscendo dopo mesi di serrata e milioni di vaccinazioni, noi stiamo riaprendo con 15mila casi e 400 morti al giorno. In termini epidemici riaprire ora è un azzardo che ha una solo motivazione, quella politica e non certo un avallo scientifico", ha detto afferma all'Adnkronos Salute il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e primario di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma. 

 

La road map delle riaperture è segnata. Dal 26 aprile ci sarà il ripristino delle zone gialle e la progressiva ripartenza di ristoranti, palestre, piscine, sempre nel rispetto delle misure di contenimento per ridurre la diffusione del Covid-19. Tuttavia "dobbiamo fare molta attenzione perché se apriamo in maniera scriteriata fra 15 giorni torniamo a chiudere tutta l'Italia". Ne è convinto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, secondo il quale "la precondizione per aprire è aprire per sempre e dare un'accelerazione straordinaria alla campagna di vaccinazione''.  

 

Sono 1.525 i nuovi contagi da coronavirus in Puglia secondo il bollettino di oggi, 17 aprile. La tabella dei dati della Regione registra inoltre altri 11 morti. Lievemente diminuito il numero di nuovi casi positivi al Covid 19 rispetto a ieri, a fronte di una decrescita dei test. Il numero dei morti è invece drasticamente calato (di un quinto). Sempre consistente il numero dei nuovi guariti mentre diminuiscono ancora, seppure di poco, gli attuali positivi. Tornano a crescere i pazienti ricoverati, anche in questo caso lievemente. E' un quadro in chiaroscuro quello offerto nel bollettino epidemiologico quotidiano stilato dalla Regione, sulla base delle informazioni del Dipartimento della salute.  

 

Allarme dei medici per le riaperture annunciate dal governo, con il ripristino della zona gialla in versione rafforzata dal 26 aprile. "Esprimiamo una forte preoccupazione", dice all'Adnkronos Salute Filippo Anelli, il presidente della Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo). "Il Paese è in una situazione davvero difficile - rileva Anelli - i cittadini sono stanchi, l'impressione che abbiamo è che il Paese non regga più ed è quindi comprensibile che il governo provi a dare una risposta. I medici però sono preoccupati - sottolinea - perché la variante inglese che è quella predominante in Italia ha un livello di diffusione molto alto anche rispetto al Covid classico e i livelli di occupazione delle rianimazioni - ricorda il presidente dei medici - sono ancora abbastanza alti. Se da una parte è comprensibile che il governo faccia qualcosa per dare delle risposte, bisogna anche esprimere il timore che questa situazione possa in qualche maniera sfuggirci di mano". 

 

La pandemia si è abbattuta sulle vaccinazioni pediatriche "causando ritardi, disdette o cancellazioni, per paura del Covid". Lo spiega all'Adnkronos Salute Chiara Azzari, immunologa e docente di pediatria all'Università di Firenze e responsabile del laboratorio di Immunologia dell'ospedale Meyer. "Siamo molto preoccupati, in questo anno di pandemia Covid le vaccinazioni in età pediatrica si sono ridotte in tutto il mondo e anche in Italia. Quelle che hanno subito il colpo più duro sono le vaccinazioni per il meningococco e l'Hpv, seguono quelle con l'esavalente nel primo anno di vita".  

 

"Viene dato per scontato che il dolore debba fare parte della vita degli emofilici, ma noi possiamo fare qualcosa per modificare questo: valutazione e trattamento del dolore devono rappresentare la parte fondamentale del nostro lavoro”. Lo ha detto Gian Luigi Pasta, medico e dirigente della fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia, intervenendo alla sesta tappa on line del tour 'Articoliamo', campagna sostenuta da Sobi con il patrocinio di FedEmo e nata per promuovere il benessere delle articolazioni nelle persone con emofilia. 

 

Il sito di 'Articoliamo', campagna sostenuta da Sobi con il patrocinio di FedEmo e nata per promuovere il benessere delle articolazioni nelle persone con emofilia, è stato ampliato con la sezione ‘AscoltArti’, nuova sezione dedicata agli impatti della malattia sulla sfera emotiva. Spunti di riflessione e suggerimenti pratici per affrontare i timori, le preoccupazioni e i problemi più frequenti, raccolti in brevi video con i pareri di Maria Francesca Mansueto, psicologa e psicoterapeuta presso Uoc di Ematologia del Policlinico "Giaccone" di Palermo, e di Sonja Riva, mediatrice familiare. Il riassunto dei messaggi chiave di ogni video è disponibile anche in testo, da scaricare e stampare. 

 

"Il paziente emofilico non deve essere più considerato inguaribile, perché ci sono spiragli promettenti come nuove terapie per il trattamento del singolo paziente e anche perché nei prossimi anni si potrà guarire con la terapia genica". Così Sergio Siragusa, ematologo e direttore dell’Uoc di Ematologia del Policlinico 'Giaccone' di Palermo, è intervenuto durante l'incontro online in occasione della sesta tappa, a Palermo, del tour 'Articoliamo', campagna sostenuta da Sobi con il patrocinio di FedEmo e nata per promuovere il benessere delle articolazioni nelle persone con emofilia, malattia rara della coagulazione che ha l'artropatia fra le complicanze più frequenti.  

 

Vaccino Moderna in Italia, sono oltre 400.000 le dosi in arrivo previste nella serata di oggi all’hub nazionale vaccini della Difesa situato all’interno dell’aeroporto militare di Pratica di Mare. Il lotto verrà distribuito alle Regioni a partire da domani. Ne dà notizia l'ufficio del commissario straordinario per l'emergenza coronavirus. Ma quali sono le caratteristiche del prodotto? Dal bugiardino passando per le dosi necessarie, chi lo produce fino agli effetti collaterali e al consenso informato da firmare, ecco tutte le ultime informazioni disponibili rese note dal ministero della Salute e aggiornate al 31 marzo 2021. 

 

Sono 940 i contagi da coronavirus in Veneto oggi, 17 aprile, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile. Da ieri registrati altri 24 morti che portano il totale a 11.088 dall'inizio dell'emergenza legata al covid-19. Gli attuali positivi sono 26.643, con un calo di 836 unità.  

 

Sono 1.301 i nuovi contagi da Coronavirus in Sicilia secondo il bollettino di oggi. Nella tabella si fa riferimento ad altri 24 morti. I guariti sono stati 675 nella Regione nelle ultime 24 ore. Tra le province con il maggior numero di nuovi contagi Palermo a 458, Catania a 186 e Agrigento 172. Nell'Isola in tutto sono 25.477 i positivi e di questi 1.216 sono ricoverati in regime ordinario, 189 in terapia intensiva e 24.072 in isolamento domiciliare. 

 

Sono 15.370 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 17 aprile, secondo i dati regione per regione nel bollettino della Protezione Civile. Da ieri registrati altri 310 morti nella tabella del ministero della Salute. Sono 331.734 i tamponi processati, tra molecolari e antigenici, in 24 ore. Il tasso di positività è pari al 4,6%. Nelle terapie intensive sono stati 163 gli ingressi da ieri. I ricoverati con sintomi diminuiscono di 643 unità. 

 

"Riaprire? È sbagliato. Non ci sono le condizioni, ma si può fare: basta, però, che si dichiari che abbiamo deciso di sopportare decessi e impossibilità di cure per salvare un'economia che è arrivata a un punto limite. L'economia deve avere la precedenza? Bisogna dichiararlo, anche se è incostituzionale perché la Costituzione dice che il diritto alla salute è un diritto primario". Così all'Adnkronos Salute Flavia Petrini, presidente della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), sulle riaperture annunciate dal Governo.  

 

"Con una situazione di contagio elevato, pensare alle riaperture vuole dire che tra un mese avremo un aumento dei casi di Covid-19 e l'estate sarà a rischio e dovremmo richiudere". Così all'Adnkronos Salute Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e virologia dell'università di Padova, commenta le riaperture annunciate ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal premier Mario Draghi. "Riproporre le zone gialle, quelle arancioni e rosse, è continuare con un sistema infernale - avverte - ed è la dimostrazione che in un anno non si è trovata un'alternativa efficace e non si sono costruiti strumenti adeguati per contenere l'epidemia. Siamo sempre lì, con oscillazioni tra zone gialle e arancioni, nelle prime si apre e il contagio aumenta".  

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