Arte e Cultura - il Centro Tirreno
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Ven, Apr

Cultura

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"Caro Peppino, le vere amicizie non si dovrebbero mai rompere..."

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(Crediti: Biblioteca Nazionale di Napoli)

 

"Caro Peppino, Veramente le amicizie o non si dovrebbero mai stringere, o strette che fossero non si dovrebbero mai rompere. Sono però ben certo e bene persuaso che la colpa in ciò non sia stata vostra". Così scriveva Giacomo Leopardi, spedita da Recanati il 29 agosto 1823, al cugino, il marchese Giuseppe Melchiorri a Roma. Ora questa lettera autografa a carattere privato è stata acquisita dallo Stato e consegnata alla Biblioteca Nazionale di Napoli.

Il Ministero della Cultura ha esercitato il diritto di prelazione assicurandosi l'autografo ed impedendo che venisse venduto a privati. La lettera va così ad arricchire ancor di più il prezioso fondo Leopardiano della Biblioteca Nazionale di Napoli, che custodisce in originale l'opera di Leopardi ed oltre il 90% delle corrispondenze inviate da parenti ed amici allo stesso poeta.

Nella lettera al cugino Giuseppe Melchiorri si cita la rottura con Pietro Visconti, con cui nel 1824 avrebbe fondato le "Memorie romane di antichità e belle arti", la morte di Papa Pio VII e il successivo conclave. La lettera è stata acquistata ripiegata e imbraghettata nel primo volume dell'Epistolario di Leopardi, edito da Le Monnier a Firenze nel 1883, edizione in cui la lettera non risulta, quasi a riempire la lacuna.

Con il cugino, Giacomo Leopardi intrattenne una corrispondenza pervasa di accenti di affettività simili a quelli riservati al fratello Carlo. I due cugini erano infatti quasi coetanei e grazie alla confidenza acquisita nel corso della frequentazione, durante i soggiorni romani di Giacomo, si confidarono opinioni e giudizi. La voglia di condividere dispiaceri e inquietudini, opinioni e giudizi, speranze e delusioni traspare dalla lettera del 29 agosto 1823 che si apre con un riferimento allo screzio tra Melchiorri e Visconti ed un bel commento sull’importanza dell'amicizia.

Melchiorri era molto vicino a Leopardi in quegli anni e divise con lui l'amore per gli studi filologici. Nella lettera si trova riferimento, infatti, agli "stamponi" che attengono il lavoro di Leopardi "Annotazioni sopra la Cronica d'Eusebio" e si riporta la discussione tra i due cugini sulla collezione dei classici latini edita da Pomba, editore torinese, tra il 1818 e il 1835, dal titolo "Collectio Latinorum scriptorum cum notis".

"La Biblioteca Nazionale di Napoli -dichiara la direttrice Maria Iannotti - orgogliosa di essere custode dell’eredità del poeta più amato dagli italiani, è da tempo impegnata, sostenuta dalla Direzione Generale Biblioteche del Ministero della Cultura, diretta da Paola Passarelli, in un costante e paziente sforzo di ricognizione per integrare ulteriormente anche il nucleo delle lettere scritte, invece, dallo stesso Leopardi ed indirizzate a letterati, familiari ed amici, delle quali spesso si sono perse le tracce, compromesse dall’avvicendamento degli eredi".

"L'epistolario leopardiano si rivela di fondamentale importanza per una maggiore comprensione della personalità e del pensiero di Leopardi - continua Maria Iannotti - svelando aspetti artistici, poetici e personali legati a specifici luoghi e momenti storici. Le testimonianze autografe delle lettere permettono di accertare e confermare fatti, già noti in letteratura e citati nelle copie pubblicate. Si ringrazia la Direzione Generale Biblioteche del Ministero della Cultura , che con il suo intervento ha permesso dal 2018 ad oggi l’acquisizione di ben 6 lettere leopardiane di particolare interesse bibliografico e storico e questa non è da meno".

(di Paolo Martini)

 

Torna l’appuntamento con la cerimonia di premiazione di “Salva la tua lingua locale”, il concorso letterario dedicato ai dialetti e indetto dall’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) e Ali Lazio (Autonomie Locali Italiane), con il Centro Internazionale “Eugenio Montale” e E.I.P. “Scuola Strumento di Pace”; con l'edizione 2022 la manifestazione ha tagliato il traguardo dei primi dieci anni.

(Adnkronos) - Lo scrittore Pino Roveredo, autore che nei suoi romanzi e racconti ha sottolineato l'impegno sociale e letterario nei confronti degli "ultimi", indagando incessantemente tra i meandri dell'emarginazione e della solitudine, è morto all'età di 68 anni nella casa di cura La Pineta del Carso di Duino-Aurisina in provincia di Trieste.

(Adnkronos) - “Il Governo, con il ministro Sangiuliano, ed il Parlamento sono qui oggi per omaggiare una scelta importante dell’Adr e per incoraggiare i nostri artisti a promuovere le loro opere. L’arte deve stare a contatto con le persone perché questa deve essere in grado di suscitare emozioni e far riflettere”.

Da oggi i passeggeri del Leonardo da Vinci potranno ammirare, nella cornice della piazza dell’area d’imbarco A, inaugurata alla presenza del Presidente Mattarella lo scorso maggio, l’opera – mai esposta al pubblico – dell’artista Marcantonio denominata “Grande Anima” presentata con una cerimonia alla presenza, tra gli altri, dell’Amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone, del Presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma e del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

"La Città Eterna nella sua anima più profonda, come mai vista prima. È il racconto del progetto "Roma Silenziosa Bellezza" che comprende l’omonima mostra fotografica ad ingresso gratuito, organizzata da Webuild, gruppo multinazionale italiano che opera nel settore delle costruzioni e dell'ingegneria e dal Vive - Vittoriano e Palazzo Venezia - nella sala Zanardelli del Vittoriano, dal 20 gennaio al 28 febbraio 2023, insieme al volume e al catalogo editi da Rizzoli per conto di Webuild.

(Adnkronos) - Circostanze impreviste come una malattia improvvisa, un lutto, una separazione o la perdita del lavoro possono far deragliare una vita. Periodi di scompiglio possono essere fonte di scompensi e paure.

Il silenzio del cosmo
Il silenzio del cosmo

 

Le piazze, luoghi di gran fascino nei paesi, borghi e cittadine erano e sono luoghi di incontro. Chi ha la possibilità di camminare soprattutto nel nostro bel Sud Italia ha il piacere di soffermarsi a guardare anziani addetti al chiacchiericcio mentre fumano, sfogliano un giornale, giocano a carte, a dama.

(Adnkronos) - "La destra ha cultura e ha una grandissima cultura: il fondatore del pensiero di destra nel nostro Paese è stato Dante Alighieri, per la sua visione dell'umano e delle relazioni interpersonali e anche per la sua costruzione politica profondamente di destra".

(Adnkronos) - E' morto a Roma all'età di 98 anni il pittore Gianfranco Baruchello. Era l'artista dei 'minuscoli disegni' dal tratto netto e schematico, esponente dell'arte definita 'extra-mediale' da Enrico Crispolti. Nato a Livorno il 24 agosto 1924, Baruchello è considerato tra i maestri indiscussi del nostro tempo.

Presidente Accademia Scienze di Francia: "Renderla invece bene comune, esperti diano consulenza ai politici per decisioni informate". Il Nobel Parisi: "Comunanza di intenti"

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da sinistra, il presidente dell'Accademia delle Scienze di Francia, Patrick Flandrin, il presidente dell'Accademia dei Lincei, Roberto Antonelli, e il Premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi

 

Mentre il cosiddetto 'Illuminismo' "aprì nel Settecento nuove vie di emancipazione per le scienze e le arti in Europa, oggi assistiamo a un declino della ragione e della tolleranza". E' il faro acceso dal presidente dell'Accademia delle Scienze francesePatrick Flandrin, nel suo intervento alla prima Conferenza Istituzionale dell'anno 2023 dell'Accademia dei Lincei, oggi a Palazzo Corsini, a Roma. "Ciò può manifestarsi in particolare con una mancanza di fiducia nella scienza, dovuta al fatto che la scienza non è sufficientemente considerata come parte della cultura in generale" ha spiegato Flandrin che ha tenuto la conferenza dal tema "Scienza, cultura e beni comuni nell'Europa del XXI secolo" alla presenza del Premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, e del presidente dell'Accademia dei Lincei, Roberto Antonelli.

Flandrin ha inoltre indicato che bisogna sostenere "l'apertura della scienza per renderla una forma di 'bene comune'" e promuovere "l'educazione alla scienza a tutti i livelli" fornendo anche una "consulenza di esperti ai responsabili politici per decisioni più informate". "Queste - ha osservato il fisico francese - sono tutte tra le missioni chiave delle Accademie e qualsiasi azione suscettibile di contribuire in tal senso a colmare i divari esistenti tra la comunità scientifica, il mondo politico e la società in generale, non può che beneficiare di un rafforzamento delle collaborazioni europee". "Questi problemi - ha indicato inoltre Flandrin - saranno affrontati da angolazioni" che si rifanno anche "al movimento Open Science" e guardando "all'impatto della strutturazione delle istituzioni europee come il Cer e al ruolo delle reti delle Accademie".

Ad aprire la prima Conferenza Istituzionale dell'anno 2023 dell'Accademia dei Lincei è stato il Nobel Giorgio Parisi. "E' un onore per noi accogliere il presidente dell'Accademia delle Scienze francese, Patrick Flandrin, con cui c'è sempre stata una comunanza di intenti", sia sul fronte culturare-istituzionale che scientifico, ha scandito il fisico italiano premiato a Stoccolma per i suoi studi sui sistemi complessi.

"Stiamo monitorando l'intero sistema museale nazionale, per mettere in rete tutto il nostro patrimonio culturale e adeguare in modo coerente e coordinato le tariffe e gli standard di visita. E stiamo lavorando per una offerta culturale e turistica che non si limiti soltanto alle tradizionali tappe di quello che potremmo continuare a definire come il Grand Tour".

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